Sulla vicenda della chiusura del Tribunale di Rossano ha pesato molto l’assenza di partecipazione popolare. La politica locale ha fatto meno di quanto avrebbe dovuto e potuto. La mancata partecipazione del popolo alla battaglia contro la soppressione del nostro Tribunale è, infatti, conseguenza di una non puntuale “presenza” della politica locale, che avrebbe dovuto svolgere un ruolo centrale nella vicenda, mobilitando le masse attraverso i proprio apparati organizzativi e sensibilizzando le coscienze
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I politici locali ora hanno la possibilità di riappropriarsi del proprio ruolo. Possono chiamare alle loro responsabilità la politica nazionale e regionale da cui siamo stati traditi.
Occorre mandare un segnale forte a chi considera questo territorio solo come un bacino da cui attingere voti per realizzare i propri progetti e le proprie personali ambizioni. Un serbatoio da sfruttare con promesse che poi vengono puntualmente disattese.
Ora c’è la possibilità per mandare a dire, seriamente, a costoro che noi non ci stiamo più; che Rossano non intende più porgere l’altra guancia.
Rossano non deve votare!
Rossano non deve presentare candidature alle prossime elezioni comunali. Basta con i tentennamenti e con i comportamenti ambigui. Si dica con chiarezza da parte di tutti che noi non ci stiamo. Rossano rivuole ciò che le è stato illegittimamente tolto.
Per questo, ancora una volta, invito ad una riflessione seria e responsabile tutti coloro che hanno preannunciato di volersi candidare a sindaco della Città ed anche gli aspiranti consiglieri comunali; tutti i partiti e tutti i soggetti politici presenti nel nostro comune: rinunciamo alle elezioni comunali; facciamo saltare l’ordine normale delle cose!
L’ampia convergenza su tale proposta registrata in occasione del recente dibattito pubblico deve essere finalizzata e bisogna ora concretizzare il “Patto per Rossano”; l’impegno di tutti a non presentare candidature ed a mettersi alla testa dei cittadini per rivendicare un diritto incontestabile che solo menti diaboliche hanno ritenuto di potere calpestare impunemente, onde marginalizzare il nostro territorio. Va fatto subito, senza attendere oltre.
Il successo della recente manifestazione svoltasi a Roma non deve essere disperso. Si dia corso ad una battaglia capillare e martellante, mobilitando la popolazione e programmando iniziative di protesta forti e visibili, dimostrative della nostra indisponibilità a continuare a subire soprusi, ingiustizie e scippi ai danni del nostro territorio.
Abbiamo un’opportunità unica, mai avuta da quando è stato chiuso il Tribunale, di dimostrare che il popolo rossanese non è suddito passivo ma cittadino orgoglioso e consapevole dei propri diritti e dell’ ingiustizia che ha subito.
È arrivato il momento di agire. È arrivato il momento, per chi intende governare la città, di dimostrare in concreto il proprio attaccamento ad essa.
La politica locale scenda concretamente in campo; dia segnali tangibili di una volontà di riscatto, rifuggendo da particolarismi e da logiche di partito. Si passi dalle parole ai fatti. Rossano lo merita!
Avv. Luigi Pirillo