“Tutelare il suolo e il paesaggio come beni comuni”, interviene così, sulla questione PSA, il candidato a sindaco del M5S Rossano Stanislao Acri. “Priorità va data al riuso, alla rigenerazione e al recupero dell’edificato esistente, spesso inutilizzato o abbandonato. Per una corretta programmazione territoriale è necessario censire gli edifici sfitti inutilizzati e abbandonati.
Dovranno essere rilasciate concessioni di licenze edilizie solo per demolizioni e ricostruzioni di edifici civili o per cambi di destinazioni d’uso di aree industriali dismesse”.
Il Rapporto di Evento, infatti, redatto dall’Autorità di Bacino della Regione Calabria, in riferimento alle abbondanti precipitazioni dell’11 e 12 agosto 2015 abbattutesi sul territorio rossanese, ha evidenziato la forte interferenza dell’intensa urbanizzazione, spesso dissennata, degli anni ‘70 e soprattutto ’80, con i danni arrecati.
Andando a confrontare il suddetto documento con il PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) nasce spontanea la seguente domanda: come mai alcuni torrenti non sono stati affatto classificati all’interno del PAI come aree a rischio idrogeologico, comportando, per l’effetto delle successive opere di cementificazione, concausa dell’evento alluvionale?
Per il Movimento Cinque Stelle di Rossano necessita che l’Autorità di Bacino della Regione Calabria vada a rivedere il PAI, conducendo un’analisi di dettaglio del rischio idraulico, alle cui prescrizioni il PSA dovrà scrupolosamente attenersi. Allo stesso tempo, occorre che la Regione provveda a revisionare gli argini di tutti i torrenti ed il Consorzio di Bonifica in ordine alla pulizia dei fossi.
Bisogna, altresì, rinnovare il Piano Comunale di Protezione Civile, così da prevedere un esatto inquadramento ambientale-territoriale con l’analisi del rischio idrogeologico e sismico della città di Rossano, con previsione delle aree di protezione civile, norme comportamentali del cittadino, procedure interne e gestione del’informazione.
Avv. Stanislao Acri
Candidato sindaco M5S Rossano