«Commissioni ad hoc e quella riorganizzazione degli uffici solo sulla carta»
“L’amministrazione comunale, come ormai sua abitudine, brancola nel buio, o peggio, naviga a vista. Una bussola, questo governo cittadino non l’ha mai avuta, se è vero com’è vero che bisogna arrivare sempre a ridosso dei problemi per poi tentare di individuare una soluzione sempre troppo affrettata e quindi errata. Quanto sta venendo attorno all’ufficio casa, poi ha del paradossale”.
E’ quanto dichiara Ernesto Rapani, portavoce regionale e capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, dopo aver appreso di una delibera di giunta emanata appena alla vigilia di ferragosto.
“L’amministrazione comunale – rincara Rapani – è priva di qualsivoglia programmazione, in tutti i settori e la “querelle” attorno all’ufficio casa ne è un fulgido esempio. A marzo scorso la giunta approva la riorganizzazione degli uffici, compreso l’ufficio casa, quindi la gestione degli alloggi popolari ai Servizi sociali. Un passaggio di consegne, quello fra il funzionario uscente e quello successore, che non si consuma mai, naturalmente ccon conseguente danno per gli immobili realizzati che nel frattempo rimangono abbandonati, in preda al degrado oppure occupati abusivamente. Tutto ciò, come detto, a danno di quei cittadini che versano in condizioni di disagio, che rimangono in “fila” in una graduatoria bloccata, in attesa dell’assegnazione di un tetto mentre l’Amministrazione se ne infischia”.
Rapani, a seguire, fa riferimento alla delibera di giunta 207 del 11.08.2017 nella quale “si nomina una ulteriore commissione finalizzata alla valutazione, ma solo ed esclusivamente di determinate domande, riferite agli alloggi rientranti nel contratto di quartiere di piazza Chiefalo. La stranezza o l’assurdo – secondo il coordinatore regionale di Fdi – è che i governanti hanno sempre una grande capacità di impantanarsi nelle sabbie mobili della burocrazia, come se non sapessero agire e gestire la cosa pubblica, il che, ad onor del vero, corrisponde a realtà. Ebbene, la situazione paradossale è questa: il bando è stato predisposto dal 4° settore “Territorio e ambiente”, viene nominata una commissione composta da soggetti terzi assolutamente ignari del processo, all’interno della quale non vi partecipa né chi ha gestito l’ufficio casa e che quindi avrebbe contezza piena della situazione con una certa competenza in materia, né chi dovrebbe subentrare, ovvero colui il quale gestirà l’ufficio casa nel prossimo futuro. Ecco le stravaganze di una Amministrazione comunale – termina Ernesto Rapani – che agisce solo per tutelare amici ed amici degli amici e compari”.