Mentre la classe dirigente (che, a differenza di quanto gli amanti della fusione sostengono, rimarrà sempre la stessa e, anzi, si rafforzerà dopo la fuffa fusionista) continua a fare carne di porco sulla testa dei cittadini i prestigiatori nostrani continuano a prendere per il muso la gente propinando ottimistiche visioni del futuro post fusione. Negli ultimi giorni abbiamo letto di un sindacato locale che vuole combattere i massoni appoggiando una fusione portata avanti da esponenti legati all’ambiente massonico, di incendi che magicamente scompariranno dopo la fusione e altre amenità del genere.
Manca solo vino e miele che scorreranno dalle fontane e una pioggia di soppressata dal cielo a sfamare chiunque.
La realtà è ben diversa, purtroppo.
La fusione porterà solo soldi ai soliti noti, altri debiti in mano agli amministratori (che poi pagheranno i cittadini), assunzioni da gestire. La cittadinanza avrà solo fastidi (spostamenti di uffici, documenti, variazioni, utenze ecc ecc), i centri storici saranno ancora più abbandonati, mentre la fascia imprenditoriale/funzionariale/professionale delle due città potrà avere accesso a tutta una serie di fondi.
Perché di bene comune, a ben vedere, non c’è nulla. Con buona pace dei pro fusione, che sono pochi ma grazie a media compiacenti hanno molto spazio, non ci saranno vantaggi tangibili per la gente, solo per pochi.
L’ospedale unico ci vorranno anni per vederlo, e se sarà gestito allo stesso modo degli altri siamo rovinati.
Il numero dei cittadini sommato non è garanzia di nulla (sempre gli stessi politici voteremo, quelli che si sono venduti il territorio negli scorsi anni sia in Regione che in Parlamento) e abbiamo visto che Paola ha umiliato Rossano sulla questione Tribunale pur avendo meno della metà degli abitanti.
Abbiamo visto in passato il palazzetto di Insiti, come è andata, o l’epocale scemenza chiamata depuratore consortile, fatta coi soldi nostri.
C’è poi la truffa legalizzata del referendum senza quorum, grazie alla quale i vassalli dei potentati schieratisi pro fusione potranno decidere le sorti in maniera sfavorevole le sorti di un’intera area.
A quei cittadini che si sono fatti prendere per il naso dai fusionisti chiediamo di valutare seriamente la cosa, e di non fidarsi delle promesse.
Chi porta avanti la fusione ha un solo scopo: piazzare il consigliere in Parlamento, piazzare l’ex deputato a sindaco, intercettare finanziamenti, fare altri debiti dato che il patto di stabilità si allenta, far assumere qualcuno al Comune.
Questa è la fusione, il resto è fumo negli occhi.