Appare sempre più evidente come la questione legata alla sanità, ed in particolare ai reparti ospedalieri dei due nosocomi cittadini, assuma rilevanza enorme. E’ quasi inutile tornare a descrivere le criticità che la cittadinanza ed il personale sanitario incontra quotidianamente, come è altrettanto inutile ribadire come sia necessario un intervento urgente che dia certezze sulla salvaguardia dei reparti.
Non possiamo non apprezzare la convocazione del consiglio comunale monotematico non aggiungendo che avviene con evidente ritardo rispetto ad alcune situazioni che, anche come circoli territoriali ed in particolare del Centro Storico coriglianese, avevamo evidenziato da tempo. In particolare, per quanto riguarda la pediatria, è da quasi un anno che si ravvisano gravi carenze nell’organico che mettono a rischio il servizio per l’intero comprensorio. Potremmo aggiungere che, in quest’ambito particolare e delicato, andrebbero messe in atto tutte le condizioni per ridurre i disagi per i punti nasciti aggiungendo la neonatologia e l’UTIN. Comprendiamo come, in un momento in cui si fatica a tenere in piedi il minimo, questo appaia utopistico. Ma altrettanto vero è che occorre ragionare in termini programmatici e non solo emergenziali. Ed è anche per questo che il sindaco avrebbe dovuto, in premessa al primo incontro con tutti gli amministratori del territorio, coinvolgere anche il consiglio comunale tutto nella discussione.
Oggi ben comprendiamo come forte sia lo sdegno e la preoccupazione rispetto a promesse non mantenute ed a ritardi che potremmo definire endemici al sistema. Capiamo anche come sia semplice trovare nel commissario Cotticelli il primo responsabile del ritardo e siamo pronti a fare le barricate contro tutti e tutto pur di difendere i diritti sacrosanti dei nostri concittadini. Ma non basta, non è sufficiente, una presa di posizione che potrebbe apparire persino strumentale rispetto a problemi che non possono essere afferiti al nuovo commissario e, con molta onestà intellettuale, non possiamo limitarci ad imputare al solo commissariamento. Blocco delle assunzioni, carenza di strumenti diagnostici, taglio delle postazioni di guardia medica sono parte di un problema che attiene ad un modello che sta dimostrando tutti i suoi limiti e che va riconsiderato anche rispetto alla gestione politica dello stesso.
Ma, restando al prossimo consiglio comunale, riteniamo che sia dirimente la costruzione di una proposta politica forte che contratti con l’ASP cosentina e con i vertici ministeriali un intervento organico nella sibaritide e che abbia il suo momento principale nell’inizio, non nell’annuncio dell’inizio, dei lavori dell’Ospedale Unico. Chiediamo sin da ora al Sindaco di mettere in essere tutti gli atti che gli competono per poter tutelare il diritto dei nostri concittadini ad una sanità efficiente ed efficace. Chiediamo a tutte le parti interessate di cercare sull’argomento la piena condivisione mettendo da parte facili strumentazioni che non porterebbero alcun giovamento alla cittadinanza.
Dobbiamo, con ogni mezzo a nostra disposizione, difendere il nostro territorio da ulteriori episodi di spoliazione e pretendere che gli sia restituita la dignità che aveva un tempo.