C’era una volta la politica, non è una fiaba da raccontare ai bambini, o forse si, raccontiamola ai nostri figli. Anche perchè i nostri figli devono sapere come siamo arrivati all’attuale situazione Comunale, Provinciale e Regionale. I nostri figli devono sapere che la politica dalle nostre parti ha sempre zoppicato, ci sono sempre stati conflitti di interessi specialemte personali, e il mondo, o meglio l’Italia non cambierà mai. Detto questo, i figli devono sapere che anche se 20 anni fa, ogni politico si vedeva il proprio orticello, qualcosa per i cittadini veniva fatta. Le vecchie amministrazioni comunali, hanno fatto qualcosa, non hanno fatto molto, ma qualche strada, qualche piazza e qualche marciapiede l’hanno fatto.
Ma il pregio che più voglio sottolineare è che non facevano propaganda, quel poco che facevano non lo propagandavano. Oggi invece stiamo vivendo l’esatto contrario, tanta e dico tanta propaganda ma i cittadini non vedono nulla, neanche le briciole. Negli anni passati, abbiamo visto la realizzazione delle famose rotonde( odiate da tutti), abbiamo visto la realizzazione dei sottopassi (che spesso si allagano per mancata manutenzione) ma mai e dico mai abbiamo vissuto questa paralisi. A me non interessa lo schieramento politico di Destra o di Sinistra, perchè specialmente a livello locale Destra e Sinistra non esiste. Si discute nel concreto, si discute che mai e dico mai ho visto la paralisi che vive la città. Rossano è svuotata, certo non è colpa del Sindaco, ma cosa si sta facendo per invertire la rotta? Nulla! Ci siamo accorti da un paio di anni che la strada intrapresa è sbagliata, e Flavio Stasi l’ha sbandierato su tutti i palchi, ma perchè non c’è stata un inversione di marcia? Il cambiamento di cui si parlava non c’è stato. Permettetemi di dire che è facile salire sui palchi attaccare tutto e tutti, elencare i problemi e parlare di soluzioni, diventa poi difficile concretizzare le soluzioni ammesso che le soluzioni pensate siano efficaci come sperato. Io da quando si è insediato il sindaco Flavio Stasi, ho visto solo la nascita di associazioni e cooperative (senza scopo di lucro? non lo sappiamo) , non ho visto progetti di crescita, non ho visto idee volte allo sviluppo, non ho visto l’abc di un piano economico-politico volto a dare una marcia in più alla nostra città. Forse manca l’intraprendenza politica ed economica a questo gruppo di ragazzi che ha perso l’entusiasmo alle prime difficoltà. Perchè a Flavio Stasi una cosa possiamo riconoscerla, ha avuto entusiasmo in campagna elettorale, ma non ha avuto più nulla, e non ha tutt’ora nulla. Non ha le conoscenze basilari per avere quell’intraprendenza di cui parlavamo prima, al suo fianco c’è gente che è morta dentro, assessori che non muovono nulla, consiglieri che non propongono nulla. Per ricoprire il ruolo di Sindaco bisogna saper essere un Leader, per fare gli assessori bisogna essere motivati a far qualcosa di positivo, provare a costruire qualcosa che possa attirare la gente da fuori a venire a Rossano. Quando ad esempio a Carnevale negli anni 90, venivano i carri, con le “famosissime” Brasiliane, quello serviva all’economia del paese oltre che a dare un clima di festa al paese. I tempi sono cambiati è vero, ed è cambiata anche l’economia, ma se il sindaco non sa neanche cos’è l’economia dell’innovazione, non può far crescere il paese. E non lo sa neanche l’assessore che lo affianca, perchè è vero che ci sono “nobilissimi” imprenditori Coriglianesi al suo fianco, ma è pure vero che che rappresentano l’imprenditoria del passato, l’imprenditoria morta, perchè se questi imprenditori oggi partissero da ZERO, morirebbero di fame, perchè mentre l’economia è cambiata, loro sono rimasti seduti sui loro soldi, senza aggiornare il modo di investire e di fare impresa. Diciamoci la verità il livello dei candidati a Sindaco non era altissimo, Stasi ha vinto perchè sul palco ha saputo parlare, ma purtroppo oggi ci siamo accorti che forse sa solo parlare. Non sono candidato e non cerco consensi, non mi pagano per scrivere e se proprio dobbiamo dirla tutta anche io ho votato Stasi. Però nella vita bisogna avere il coraggio di ammettere i propri errori, e personalmente mi rendo conto che ho sbagliato, nel momento in cui una persona si accorge che il livello dei candidati è basso, non dovrebbe andare a votare. Qualcuno farà sicuramente retorica dicendo che bisogna andare a votare sempre, per far valere il proprio voto, ma sinceramente me ne sono pentito amaramente.Mettere il paese nelle mani di un gruppo di persone è una responsabilità, non è un gioco, ci girano soldi, soldi pubblici e soldi privati, ci gira l’economia del paese e quella delle famiglie. Dispiace per quello che stiamo vivendo, e dispiace soprattutto sapere che ci vogliono 4 anni e mezzo ancora per levarci di torno chi sopra i palchi ci ha fatto credere qualcosa che poi non ha fatto ne ha intenzione e capacità per farlo.