Nella vicenda dello scippo del Tribunale di Rossano rientra appieno Andrea Orlando, diploma di liceo scientifico, vice di Zingaretti, segretario del Pd, ex ministro della Giustizia nel 2014 nel governo Renzi ed ora Ministro del lavoro nel governo Draghi.
Orlando, lui si un traditore e nemico della nostra città e del territorio, piu’ volte partecipe ai nostri incontri per la riapertura del tribunale persino nella sede nazionale del PD a Roma, insieme al comitato ‘’no chiusura tribunale’’ rappresentato da Maurizio Minnicelli, all’avv. Trento, ai sindaci del territorio,ai tanti avvocati, insieme alle varie associazioni. Deputato di minoranza, ci promette la riapertura sicura del Tribunale, specialmente dopo l’avvenuta delibera consiliare per la fusione Rossano-Corigliano; lui che dice: ‘’se cambia governo e saremo maggioranza di governo noi riapriremo il tribunale di Rossano perché la chiusura dello stesso è stato un errore’’. Cambia il governo e lo stesso deputato Orlando diventa ministro della giustizia. E la promessa fatta sulla riapertura del tribunale? E’ soltanto una bugia. Da ministro della giustizia lo incontro, nel mio ruolo di sindaco, a Cosenza nella sede della provincia, alla presenza di tutti i vertici politici provinciali regionali e gli rammento dei nostri incontri e dei suoi impegni verso il territorio per la riapertura del tribunale. Dimentico del suo impegno, e con un dietrofront inspiegabile, dice di non poter cambiare le cose già stabilite dai suoi predecessori( ministro Severino e Cancellieri). Il colpo di scena crea la rabbia e la protesta dei presenti, mentre Il ministro spergiuro ,in tutta fretta ,abbandona il tavolo dell’incontro per recarsi altrove. Non mi sarei aspettato il suo ritorno al governo del paese; evidentemente la credibilita’ non si addice alla carica ministeriale.
GIUSEPPE ANTONIOTTI