L’episodio relativo all’ipotesi d’un attentato mortale contro il boss di Rossano, è stato narrato all’Antimafia dal “pentito” coriglianese Ciro Nigro, che ha attributo la falsa informazione al “reggente” di Sibari Salvatore Di Cicco poi eliminato proprio perché sospettato d’essere un “confidente”.
CORIGLIANO-ROSSANO – Correva la calda estate del 2001 e il dopopranzo d’un gruppo di ’ndranghetisti, ritrovatisi a mangiare in un ristorantino sul Mare Jonio in quel di Cirò Marina giusto per trascorrere un po’ di tempo assieme e «senza dover discutere di nessuna cosa», per uno di loro improvvisamente si trasformò in uno snervante fermo da parte dei carabinieri. LEGGI ARTICOLO COMPLETO