di FABIO MENIN
I delinquenti rialzano la testa. Gli ultimi attentati incendiari contro giornalisti e politici locali sono il segno di una criminalità che vuole affermare due concetti: 1) non ci spaventa nessuno 2) chi parla troppo lo zittiamo noi.

Tutto questo avviene mentre la società civile appare disorientata, presa tra mille preoccupazioni quotidiane per il carovita e i servizi di assistenza, specie quella sanitaria dove il nostro territorio fa acqua da tutte le parti e le istituzioni che appaiono chiuse in un mondo a sè.
Ma non siamo diventati così deficienti da non capire che davanti alle macchine bruciate e alla delinquenza organizzata che rialza la testa è DOVERE DI TUTTI RIALLACCIARE I RAPPORTI DI SOLIDARIETA’ E SCENDERE IN PIAZZA PER LA TUTELA DELLA SICUREZZA DI TUTTI e agire a tutti i livelli contro le mentalità paramafiose
E’ un chiaro tentativo di condizionare le istituzioni e la nostra società. Bisogna rispondere in vario modo:
1) Le istituzioni a partire dalle forze dell’ordine, sempre in numero insufficiente purtroppo, devono decidersi se vogliono difendere la legalità democratica fino in fondo oltre le apparenze o se preferiscono intervenire quando il fattaccio è avvenuto. Il mio vuol essere uno stimolo affinché tutti facciano il proprio dovere combattendo l’abitudine a girarsi all’altra parte quando qualcosa non va
2) Le istituzioni politiche e sociali, e i cittadini stessi, devono comprendere che le mentalità favoritistiche a chi è amico dell’amico non sono altro che esempi che spingono il cittadino ad aggirare la legge, cercando le smagliature nelle istituzioni.
3) La società civile oggi apparentemente muta, a parte pochissimi esempi deve dire la sua in questo caso manifestando contro la delinquenza e gli atti violenti di intimidazione e sopraffazione.
Penso che sarebbe dovere del primo cittadino intanto chiamare tutti i cittadini a manifestare in pubblico contro la delinquenza organizzata e in secondo luogo spingere le istituzioni provinciali,regionali e la prefettura, oltrechè il governo a prendere i necessari provvedimenti di rafforzamento della tutela del territorio.
Inoltre , per il mio parere , è necessario che i comuni della Sibaritide avviino una concreta protesta comune perché sia riaperto il tribunale di coriglianorossano, superando gli stalli istituzionali che purtroppo perdurano nel nostro territorio. FABIO MENIN

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