Non si puo’ non condividere la richiesta avanzata dai sindacati nel corso della manifestazione svoltasi oggi a Reggio Calabria: investimenti pubblici per la creazione di buona occupazione; vere politiche industriali, rafforzamento delle amministrazioni pubbliche e la messa in sicurezza del territorio. Nella parte non marginale di territorio della Calabria, la Sibaritide , ricca di storia ma anche di iniziative imprenditoriali di eccellenza, e’ avviato un innovativo processo istituzionale che ha portato alla nascita del nuovo Comune Corigliano-Rossano
e dove le proposte delle organizzazioni sindacali ovvero gli investimenti pubblici , e le ‘’vere politiche industriali’’, se attuate, potrebbero portare l’area interessata alla nuova Citta’ ad un sviluppo sostenibile e a ‘’buona occupazione’’. Ci sono le condizioni perche’ cio’ si verifichi?. La presenza di un’ importante struttura portuale, nonche’ la prospettiva di una riqualificazione del sito Enel dopo la sua dismissione, sono due ‘’ambiti’’ che opportunamente valorizzati, attraverso investimenti pubblici, potrebbero costituire un volano di sviluppo per la zona. A condizione che l’Enel faccia la sua parte, quale investitore pubblico, e concorra con il Nuovo Comune , la Regione, il Governo, nell’ambito di un ‘’accordo di programma’’, a realizzare uno o piu’ progetti che hanno superato il ‘’vaglio’’ della commissione tecnico-scientifico, prevista dal bando Futur-e. E a condizione che, nell’ambito dello stesso accordo di programma, si dia avvio alla concreta attuazione della Zona Economica Speciale, che interessa anche l’area portuale di Corigliano. L’occasione migliore per un rilancio di questi due fattori trainanti lo sviluppo del territorio e’ la relazione programmatica che il nuovo sindaco dovra’ presentare al prossimo insediamento del consiglio comunale del nuovo comune. ‘’Individuare un progetto che non solo riqualifichi l’intera area nel rispetto delle vocazioni turistiche ed agricole della citta’ di Corigliano-Rossano e dell’intero territorio, ma che sia anche funzionale alle prospettive di sviluppo di una citta’ che non e’ piu’ divisa dal Cino e dalle ciminiere della centrale, ma che e’ unita e che quindi deve rivedere la propria pianificazione territoriale…’’. Cosi’ scriveva , nel settembre del 2018, Flavio Stasi, ora eletto sindaco del nuovo Comune. E’ una ottima indicazione che se trovera’ lo spazio necessario nella sua relazione programmatica diventera’ la premessa necessaria per l’auspicato ‘’accordo di programma’’ che, fra l’altro, e’ uno dei ‘’punti’’ di un O.d.G.(ordine del giorno), approvato in concomitanza con l’approvazione della legge regionale istitutiva del nuovo Comune. Buon lavoro al nuovo Sindaco.
Domenico Campana