E così anche lo “scazzo” giovanile non è più quello di una volta .E come,del resto, potrebbe esserlo! Il Covid-19 si è portato via anche quello.
I “ciòvani”, ( invero non solo loro ), sono alle prese con la prima grande prova della loro esistenza . La Pandemia li costringe alla clausura o, al massimo ,a deraglianti e innaturali comportamenti, non contemplati dal manuale delle” Giovani marmotte”. Sono costretti a crescere in fretta per non trovarsi con un futuro rosicchiato, tarlato e,forse, svanito per sempre. Maledetto coronavirus che appanna la gioia di vivere condizionando pesantemente il presente, infiltrando nell’ animo un doloroso pessimismo a stento camuffato, una forzata routine che rende molli,astenici,debosciati, fino a bivaccare su un divano o su un tappeto, chattando sempre più stancamente con gli amici senza dirsi nulla o peggio stendersi sul letto ascoltando il solito motivo di un tempo felice , in realtà recente, ma percepito ormai lontano anni luce, quando ci si abbracciava e baciava cullando teneri sogni d’amore
Come non sentirsi traditi ? I Millennials si sentono defraudati, un accidente del destino, gli sta rubando sogni,progetti,speranze,idee, entusiasmo e, persino la scuola-. già la scuola! A parte una sparuta minoranza, chi mai poteva pensare che la tanto vituperata Istituzione poteva essere rimpianta e agognata? L ’artificiosa invenzione della didattica a distanza ( dad) rappresenta la disperata soluzione degli adulti- ( e—se non ci fosse stato santo Internet cosa avrebbero ideato ?) una parodia distopica, una normalità malata , uno stop ad go snervante che snatura una Istituzione che ha ,nella continuità, nella socialità, nei suoi riti,nelle programmate scadenze,( trimestri..quadrimestri..verifiche…gite..viaggi d’istruzione) un’armonioso rtmo pedagogico-didattico ,generando l’autentica crescita-maturità atta ad impastare sapientemente la vera e propria istruzione-formazione..,l’autentica preparazione alla vita che da lì a poco bisogna mordere e cavalcare .Un naturale e sacrosanto diritto, quello che nessuna dad può minimamente offrire; sentirsi parte di una comunità, interagire con i i coetanei, ridere, scherzare, progettare, piangere e confidarsi —è andato tutto a gambe levate.. Il Covid ha divorato lo svago, ha lasciato invecchiare i ragazzi in modo innaturale lasciandoli orfani di un’esperienza irripetibile. Ma cosa vuoi didatticare a distanza se spesso è impossibile farlo in presenza ? Vuoi mettere l’esperienza de visu, adesso…..clamorosamente fortunata, di genitori e nonni ,magari stipati in classi pollaio e traballanti banchi rigorosamente privi di rotelle ma …in mezzo alla vita, agli umori, al cazzeggio,agli sguardi,agli odori ( o puzze): anche questi bozzetti indispensabili per trasformare gli anni scolastici in percorso di vita.
Continuiamo a piangere i morti, lacrime e sorrisi ( sì sorrisi …perché nonostante tutto , la vostra prorompente gioia di vivere è più forte e sconfiggerà questo bastardo ) si amalgamano in un dolce-salato di rabbia e speranza
Non bastano certo due righe di ovvie riflessioni per riempire il vuoto del vostro presente,ma è pur vero che sacrifici e sofferenze rafforzano coloro che li accettano senza abbattersi ,quella forza che il solo vaccino non può dare.