La nostra Comunità, in Corigliano Rossano, vive oggi in un mondo profondamente segnato dalla mancanza di fede, da non confondere con indifferenza o rifiuto di Dio, ma constatazione dolorosa del Silenzio o Assenza di Dio.
L’uomo dei nostri giorni non è che dubita dell’ esistenza di Dio in se stessa, ma dubita che il mondo in cui viviamo sia opera di Dio: un mondo duro, violento, ingiusto, inumano. E’ più facile credere nella presenza di un Spirito Maligno, che in un Dio “onnipotente”.
E’ una società in cui tutto grida l’Assenza di Dio: guerre , egoismi, campi di concentramento, esperienze quotidiane di fame, di ingiustizie, di disperati migranti in balie di onde sulle carrette del mare, di malattie pandemiche e di morte. Una volta si incuteva nella gente l’illusione che l’inferno era nell’aldilà, oggi lo si esperimenta che purtroppo è nell’aldiquà.
Alla base di questa mancanza di fede c’è poi proprio il Silenzio di DIO. Dov’ è Dio allora?
In questa notte così oscura in cui Dio tace, quale luce, quale speranza può portare, oggi, la ricorrente Buona Notizia della Pasqua? E’ un dramma che, pur nella mancanza di riti religiosi, ci deve portare tutti, in questo periodo, a riflettere e a rileggere i Vangeli.
In essi troviamo che il Dio di Gesù si fa , in grembiule,” messaggero di amore” nella sua Prossimità all’uomo. Questa prossimità non è rivolta però all’uomo virtuoso o religioso, al fedele osservante di Leggi o Comandamenti, ma all’uomo smarrito, senza pietà, senza legge e senza speranza. Gesù lo dichiara senza equivoci : << Non sono venuto per i giusti, ma per i peccatori ( Lc.5,27-32)>>
Gesù , nel rivivente Mistero Pasquale, si presenta all’umanità come il Portatore di questa Prossimità di Dio,raggiungendo l’uomo nella sua esperienza di assenza di Dio . Gesù è proprio sulla croce, anche se in relazione intima con il Padre, che grida: << Dio mio ,Dio mio, perché mi hai abbandonato? ( Mt.27,46) >>.
E’ lì, proprio nella profondità dei nostri abissi, nella sensazione dell’abbandono più completo, nel cuore dello stesso silenzio , che Dio , si rivela e si lascia comprendere nel suo amore infinito per il creato. Saper ascoltare questo Silenzio di Dio è intravedere l’alba di quella Pasqua, che è foriera di soluzioni ad ogni nostro interrogativo. Chi è dunque questo nostro Dio per amarci così tanto?
Corigliano Rossano 28.03,2021 ( Franco Palmisano ).