Le miserevoli illazioni di qualche pennivendolo non meriterebbero neanche la minima considerazione, se non fosse che costituiscono un tentativo maldestro di delegittimazione pubblica del ruolo istituzionale nonché della vita professionale e privata delle persone.
Premesso che delle violazioni della privacy e delle altre norme di legge a mezzo stampa verranno
informate le autorità competenti nelle sedi opportune; si vuole sottolineare che, al di là di dove
ciascuno decide di svolgere la propria professione, la legge e in particolare il Testo Unico degli Enti
Locali promuove e tutela la partecipazione attiva dei dipendenti pubblici alla vita amministrativa,
addirittura garantendo i permessi retribuiti per assentarsi dal lavoro e svolgere le proprie mansioni
politiche, ma questo sia che si lavori a Corigliano-Rossano, sia che si lavori a Milano o a Palermo.
Ognuno, nel rispetto del proprio incarico, decide o meno di partecipare alla vita politico-istituzionale
del luogo in cui svolge il proprio mandato elettorale. I cittadini, al contrario di quanto vorrebbe far
credere il deplorevole articoletto mosso dalla solita e stantia macchina del fango, non sono sciocchi
ma sanno bene quale sia l’impegno dei propri amministratori; i cittadini sanno bene chi è presente
ai consigli comunali, come sanno quali sono gli amministratori che si prendono cura degli interessi
generali della Città e chi sono coloro che invece intendono solo ricacciarla indietro nel tempo.
La tenuta dei consigli viene, d’altronde, stabilita nella conferenza dei capigruppo, dove sono gli stessi
capigruppo che si confrontano sull’individuazione della data in base alle scadenze previste dalle
norme e alle necessità istituzionali in qualsiasi giorno della settimana, del mese e dell’anno. Senza
tener conto di impegni personali, individuali, particolari dei singoli.
Se qualcheduno non può presenziare per altri concomitanti impegni, ha la possibilità di non
partecipare ed eventualmente di giustificare l’assenza, ovvero di chiedere di essere presente da
remoto sulla base del nuovo regolamento approvato dal consiglio sulla base del modello ANCI, se
lo si ritiene opportuno.
Nella realtà attuale, infatti, in un mondo dinamico, dove grazie ai moderni trasporti si puó percorrere
ogni latitudine, dove con un click si raggiunge ogni angolo del pianeta e dove le esperienze acquisite
in altri luoghi diventano un valore aggiunto di crescita del paese, per il nostrano giornalismo da
strapazzo le qualità dell’agire amministravo vengono manipolate come elementi dequalificanti e
sminuenti. Tutto ciò è solo un boomerang per chi usa la macchina del fango.
Si è sempre svolto e si svolge il proprio ruolo con rispetto, dignità e onore; parole che capiamo bene
non essere di facile comprensione per chi non ne ha.
Continuiamo ad andare avanti con le azioni di ripresa e sviluppo che quotidianamente
quest’amministrazione pone in essere con diligenza e abnegazione, e che a quanto pare dagli
attacchi a orologeria diano parecchio fastidio dopo anni di fallimenti e immobilismo.
Dalla riqualificazione urbana alla promozione dei servizi essenziali alla persona; dalle battaglie per
l’acquisizione al patrimonio dell’ente di beni pubblici di cui si stavano appropriando privati o dismessi
ad eventi culturali dalla portata internazionale.
Non si può piacere a tutti ma pancia a terra, senza velleità, cerchiamo di rendere Corigliano-Rossano
un po’ migliore rispetto alle macerie che abbiamo ereditato. Rispondiamo sempre e solo alla Città
seguendo l’interesse generale e collettivo, nostro unico faro guida.
Al di là di dove la vita può portarci, chi è figlio di questa meravigliosa terra continuerà ad amarla e a
dare il proprio personale contributo per arricchirla con la propria esperienza.
Grazie