Nella nostra comunità , in Corigliano Rossano, di fronte al perdurare di tante calamità , cioè guerre, terremoti, pestilenze, lotte politiche, sociali e sindacali, noi cristiani comunichiamo fra noi, anche sui social, e augurandoci il meglio per il Nuovo Anno, usiamo spesso l’esclamazione rassegnata: “ora siamo solamente nelle Mani di Dio!”
Il Dio di Gesù, non avendo però un corpo non ha neanche mani, per cui le uniche mani divine, che noi conosciamo, sono quelle di Gesù, Figlio del Padre e le mani di Gesù sono mani che curano ( Mt.8,3), salvano (Mt.14,31), rianimano (Mc.5,41; 9,27), benedicono (Mt.19,13-15), guariscono (Mc.6,5;7,32) , restituiscono vita (Mc.8,23-25), lavano piedi ( Gv. 1-15) e non schiaffeggiano mai nessuno (Gv.18,22).
Confidare allora che noi siamo nelle mani di Dio non può essere un atto rassegnato di impotenza, ma deve essere un atto iniziale che ci accompagna e ci sostiene in questo nuovo Anno in cui siamo inviati a comunicarci vita , nella certezza che in tutto quello che viene fatto , noi siamo sempre accompagnati e guidati da quell’Amore del Dio, misericordioso e benevole verso tutti ( Lc.6,35), che non viene incontro ai nostri bisogni , ma li precede.
Gesù dà la sua vita per evitare danni ai suoi discepoli (Gv.10,11) e assicura loro che, quando non sarebbe più stato presente fisicamente, la sua azione sarebbe stata proseguita dallo Spirito, che è l’Amore del Padre, sempre pronto ad aiutarci con un amore efficace che resta “per sempre (Gv.14,16)” nel nostro quotidiano.
Questo ci permette di non preoccuparci di niente perché “essere nelle Mani di Dio” è la garanzia di una crescente serenità, in quanto qualunque evento ci troviamo ad affrontare noi siamo sempre nella certezza che << tutto concorre al bene di coloro che sono amati da Dio (Rm.8,28) >>.
Allora: ” Coraggio”! Siamo nelle Mani di Dio ! Non abbiamo nulla da temere ( Gv.10,28-29).
Corigliano Rossano 01 .01. 2023 (Franco Palmisano).