Il periodo storico in cui viviamo viene sommariamente definito il periodo della conoscenza, perché grazie alla rete ognuno di noi può facilmente scovare informazioni su ogni argomento e su ogni persona. Scosso dalle pesanti accuse rivoltemi su come fare opposizione, mi sono messo in discussione ed ho pensato di cercare ispirazione in chi nella legislatura precedente ha dato lustro al concetto di minoranza illuminata e propositiva.
Le assicuro, caro Sindaco, di aver svolto una ricerca ad ampio spettro sul suo lavoro da capogruppo del Pdl in consiglio comunale e con sconcertante sorpresa, sulla vicenda Enel a lei così cara, non sono riuscito a scovare alcuna proposta su progetti alternativi a quelli del carbone. Certo di non aver compreso la profondità della sua “opposizione introversa” in ambito comunale, ho allargato il campo a livello provinciale dove occupava in maniera agguerrita i banchi dell’opposizione, e anche qui mi duole avvisarla il nulla assoluto, sicuramente la sua scelta di un’opposizione nichilista non è stata ben compresa. Quindi, sono giunto alla conclusione che probabilmente le soluzioni allo spinoso dossier Enel erano state celate per non interferire con l’azione del mentore di tutto il centrodestra, l’illuminato onorevole Caputo, che in consiglio regionale sedendo nelle file della maggioranza avrebbe difeso con le “unghie” il destino di tanti poveri disoccupati. Ma anche in questo caso la ricerca di proposte in favore dei “giovani disoccupati” ha prodotto il nulla. Il nulla, Sindaco Antoniotti, che identifica appieno il suo essere politico e amministratore, privo di ogni contenuto e con l’aggravante di cercare con la menzogna vantaggio politico, sfruttando la disperazione occupazionale del territorio, sempre pronto a scaricare le sue nefaste colpe sul capro espiatorio di turno, dalla giunta Filareto a Scopelliti, dall’opposizione in consiglio a quella interna, nel tentativo “grottesco” di celare l’assoluta mancanza di dignità. L’uso, caro Sindaco, di artifici linguistici non cambierà mai la natura delle cose; definire la centrale Eta di Manfedonia un impianto a letto fluido fa molto zen, da quasi una sensazione di relax, ma cozza terribilmente con la realtà che lo identifica come un “semplice tossico inceneritore di rifiuti”. Rifiuti che in tutta la Calabria non possono essere selezionati visto la mancanza di impianti adatti, ed in un business dove la criminalità sguazza in tutta la regione chi potrà assicurare il territorio sulla sicurezza dei Cdr? Terra dei Fuochi, Casale Monferrato, l’Ilva cara maggioranza non vi hanno insegnato nulla? Per non parlare del viaggio dei tre Capogruppo inviati a valutare l’impatto ambientale di una centrale che la Corte di Giustizia Europea ha condannato perché priva di documentazione sull’impatto ambientale stesso. Vorrei tanto “stendere un velo pietoso” su questa tragicomica barzelletta che ci state propinando, le assicuro che per un giovanotto democratico risulta poco stimolante confrontarsi con un “attempato” amministratore dal misero bagaglio personale, che da oltre vent’anni vive a spese dei contribuenti coabitando anno per anno con la crisi Enel, il cui inizio coincide pressappoco con l’avvento della prima amministrazione Caputo, e per la quale con mediocre sufficienza si è favorita la tragica conclusione. Un amministratore le cui incapacità nel gestire la raccolta differenziata in città, nel valutare i pericoli dell’installazione di una bomba ecologica sulle nostre coste, nel gestire in maniera attenta la macchina amministrativa, lo delineano come un novello Nerone pronto a distruggere la propria città in preda ad un malsano egocentrismo.
Non si preoccupi della mia solitudine nell’opposizione, sono capace di tenere a bada burattinaio e burattini, e le assicuro che se il vostro malsano tentativo di mettere in pericolo la vita dei nostri concittadini, l’ambiente e i settori agricolo-turistici non cesserà, saremo pronti alle barricate, così potrà rendersi conto chi tra noi soffre di una reale solitudine. Pertanto sindaco Antoniotti per l’ennesima volta provi a dare risposte ai suoi cittadini o ancora meglio dia le dimissioni da una carica che con il suo operare infanga giorno per giorno. Il suo tempo e quello dei suoi amici ormai è finito, il futuro della nostra città lo scriveranno i “giovanotti”.
Il Capogruppo del Partito Democratico
Dott. Antonio Micciullo