Sig. Sindaco nei giorni scorsi, con una certa insistenza, si sono levate alcune voci relative ad un possibile dissesto del comune. La persistenza di queste indiscrezioni ha suscitato viva preoccupazione tra tanti nostri concittadini per le conseguenze nefaste che un simile provvedimento produrrebbe per l’economia e lo sviluppo della città.
La gestione commissariale, che si esplica attraverso la nomina di un’apposita commissione designata dal Ministero degli Interni, accentrerebbe a sé tutte le funzioni relative alla gestione economico-finanziaria dell’ente relegando l’Amministrazione in carica ad un mero ruolo burocratico. Si intuisce come nella sostanza il lavoro portato avanti da tale organo, operando una netta frattura tra la precedente gestione e quella nuova, sia indirizzato prevalentemente alla cancellazione dei debiti, all’azzeramento dei crediti e alla messa in vendita sul mercato immobiliare del patrimonio dell’ente. La crisi di questi anni ha indotto il Legislatore ad assumere provvedimenti sempre più rigorosi come la drastica riduzione dei trasferimenti statali e l’entrata in vigore di norme sempre più stringenti per ciò che riguarda la riduzione del debito locale. Tali provvedimenti se da un lato hanno contribuito ad aggravare la situazione generale dall’altro hanno consentito di sperimentare nuove forme di risanamento. E’ opportuno ricordare a tal proposito che già l’articolo 8 della legge di stabilità 183/2011 aveva cercato di porre rimedio a tale situazione prevedendo, per i comuni, un significativo abbattimento del peso degli interessi passivi rispetto alle entrate correnti. Nel 2012 tale limite è stato fissato all’8% mentre nei due anni successivi sono stati introdotti ulteriori scalini di due punti percentuali fino a scendere, in via strutturale dal 2014, al limite del 4% oltre il quale non è possibile contrarre nuovo debito. Nonostante il limite più stringente per gli enti locali sarà operativo solo a partire dall’anno prossimo la decisione di affrontare con molto più rigore rispetto al passato la situazione della massa debitoria, come peraltro è emerso dalle dichiarazioni di autorevoli esponenti di questa maggioranza, permetterà di individuare il comportamento più idoneo da seguire per ciò che riguarda gli stanziamenti di bilancio finanziati attraverso la contrazione di mutui e/o prestiti. Sono pertanto fiducioso che la riduzione di 4 punti percentuali in due esercizi finanziari della quota di interessi passivi sulle entrate correnti non sia stata sottovalutata da questo Ente e che l’attenta e rigorosa valutazione portata avanti in sede di predisposizione del bilancio pluriennale eviterà che tutte le tasse comunali (IMU, Addizionale Comunale, TARSU) vengano aumentate il più possibile fino ad arrivare al tetto massimo consentito dalla Legge.
Distinti saluti
Giuseppe Rizzo