Il Maestro Francesco Scino, già responsabile ACSI costa Jonica, condurrà la spedizione oltre confine composta dai suoi tre più coraggiosi ed arditi atleti: Enrico Panebianco, Ettore Panebianco ed Egidio Onorati (da sx a dx in foto).
Queste tre eccellenze del Karate Rossanese, risultati vincitori in numerose competizioni regionali, nazionali e mondiali, pesteranno nuovamente i tatami di gara, sfidando i propri limiti e la personale determinazione, assieme a centinaia di altri atleti provenienti da tutto il mondo, nel corso della più importante tappa europea del Karate Shotokan a livello mondiale.
Un altro importante appuntamento per la storica A.S.D. Okinawa Rossano Karate, scuola di Karate Shotokan Rossanese, guidata dal Maestro cintura nera 4° DAN Francesco Scino, portatore di una lunga tradizione di insegnamento e di una grande voglia di continuare lungo un solco ben definito. La presente iniziativa fa parte infatti di un lungo percorso tecnico e collettivo, che negli anni ha visto impegnato il Maestro Francesco Scino nel trasmettere alle giovani generazioni i principi di sportività, rispetto e correttezza propri del Karate, oltre che ovviamente delle sue tecniche.
Il 23° Campionato Mondiale di Karate Shotokan, organizzato dalla Shotokan Karate-do of United Nations SKDUN Serbia, sarà ospitato dalla città di Subotica nel prestigioso palazzetto dello sport “Dudova Suma”; le competizioni si svolgeranno nell’arco di due giornate, 10 ed 11 ottobre. Gli atleti saranno suddivisi in numerose categorie, sia individuali che di squadra: 25 per le competizioni KATÀ (forme), ben 49 per le competizioni di KUMITÈ (combattimento).
Il gran numero di categorie assicura che i confronti siano realmente equilibrati, al fine di evitare confronti sbilanciati e garantire la massima spettacolarità delle centinaia di singole competizioni eliminatorie che si svolgeranno fino alle finali.
La Calabria, anche a questo appuntamento internazionale, vanterà degni rappresentanti che di certo regaleranno spettacolo ed avvincenti emozioni che le arti marziali ed il Karate offrono umilmente, senz’altro in un assordante silenzio mediatico ed all’ombra del cosiddetto ”main stream” legato agli sport dove “girano i soldi” e fioccano le scommesse, ma in un contesto di grande sportività e rispetto degli avversari, valori importantissimi nella formazione delle donne e degli uomini di domani e che costituiscono una delle tante ricchezze del Karate. In un recente seminario internazionale, organizzato dalla facoltà di scienze motorie dell’Università degli Studi di Milano, è emerso che la pratica costante del Karate, essendo una disciplina che supera l’aspetto fisico e che investe oltre alla sfera biologica, quella cognitiva, psicologica e comportamentale, ha benefici effetti per quanto riguarda la coordinazione psicomotoria dall’infanzia sino all’età più avanzata, può avere applicazioni nel campo della prevenzione e della terapia di patologie invalidanti, inoltre ha benefici effetti sul livello di aggressività dei praticanti, migliorandone l’autocontrollo. (MM)