E’ opinione diffusa ritenere che la comunicazione pubblica, in quanto strumento di governo, svolga una funzione essenziale nel favorire diversi processi tra cui la partecipazione e l’ascolto dei cittadini. Il desiderio di partecipazione ai processi democratici rappresenta una delle rivendicazioni e conquiste sociali più importanti nella storia dell’uomo. Da un punto di vista puramente semantico il verbo partecipare assume un doppio significato: “prendere parte” ad un determinato atto; “essere parte” di un gruppo, di una comunità.

Facendo proprie queste due interpretazioni, negli ultimi anni, l’azione della Pubblica Amministrazione si è sempre di più rivolta al perseguimento dell’interesse generale della comunità che amministra svolgendo la propria azione in modo trasparente ovvero senza filtri. Il principio di trasparenza, che come è noto trova fondamento nell’articolo 97 della Carta Costituzionale, viene considerato come presupposto imprescindibile dell’agire pubblico e proprio per questo la sua azione è costantemente indirizzata verso i principi di buon andamento e imparzialità della gestione della cosa pubblica. Per rendere ancora più efficace il proprio livello di trasparenza tanti comuni italiani, da diverso tempo ormai, trasmettono via web sia in diretta che con la possibilità di vederle in differita le sedute del Consiglio comunale. Tale prassi, ormai consolidata, rappresenta non solo un utile strumento di coinvolgimento e di informazione ma viene considerata come una modalità di rendiconto ai cittadini dell’attività politico-amministrativa svolta dal Consiglio stesso. La trasmissione via web delle sedute consiliari consente ai cittadini impossibilitati a partecipare direttamente per problemi di salute, di lavoro o di famiglia di seguire l’attività del Consiglio comunale più agevolmente che non attraverso le trasmissioni televisive in quanto via web c’è la possibilità di riascoltare e rivedere le trasmissioni anche sulla base di appositi filtri di ricerca. A tal proposito è utile ricordare che esistono diversi strumenti legislativi che regolano tali aspetti. In particolare il “Codice dell’Amministrazione digitale” definito con il Decreto legislativo n.82 del 7 marzo 2005 e successivamente integrato con il decreto legislativo 4 aprile 2006, n.159 rappresenta una vera rivoluzione, offrendo opportunità di partecipazione democratica e trasparenza senza precedenti. Sig Sindaco l’attuale fase che stiamo vivendo sta generando grande sfiducia nel mondo della politica in generale ed un intervento che avvicini ancora di più l’Amministrazione alla cittadinanza potrebbe essere utile ad aumentare la partecipazione dei cittadini alla vita dell’ente. La invito pertanto a prendere in considerazione la possibilità di utilizzare, come strumento complementare e non alternativo alla trasmissione televisiva, anche l’utilizzo di internet per rendere pubbliche sul sito istituzionale del Comune le sedute del Consiglio comunale di Rossano nonché quelle relative ai lavori delle Commissioni consiliari.
 
Distinti saluti
Giuseppe Rizzo