Care amiche e amici, quotidianamente e da decenni assistiamo attoniti alla incresciosa e paradossale questione che attanaglia il popolo palestinese nella famigerata striscia di Gaza. Assiduamente, attraverso la televisione e i giornali, siamo protagonisti indiretti di raccapriccianti immagini nelle quali ritraggono povere e piccole vite spezzate in nome di una guerra definita giusta da parte di chi oggi rivendica un diritto inesistente su un territorio di totale competenza palestinese.

Per comprendere meglio la questione, cerchiamo di fare un excursus storico sulla vicenda testé oggetto di analisi.
Ebbene, specificatamente, nel corso dei secoli la striscia è stata assoggettata al dominio di diversi imperi e popolazioni e, addirittura, nei primi anni del sedicesimo secolo incorporata nell’impero Ottomano.
Gaza, durante la prima guerra mondiale, finisce in mano inglese e dopo la guerra arabo-israeliana del 1948 passa sotto l’amministrazione egiziana per poi tornare nelle mani di Israele con la guerra dei Sei giorni del 1967. Tra il 1994 e il 1999, dopo una serie di accordi, Israele garantisce a Gaza il diritto di autogovernarsi attraverso l’Autorità palestinese. Nel 2003 Stati Uniti, Europa, Nazioni Unite e Russia presentano una roadmap per una risoluzione di pace chiedendo la costituzione di due Stati. Nel 2006 il tentativo di creare un governo di unità tra Hamas e Fatah si dimostra un fallimento portando, quindi, violenti scontri tra le due fazioni. Solo nel 2011 Hamas e Fatah si accordano per la riunificazione di Gaza e West Bank, pattuizione non andata a buon fine.
Orbene, a tal uopo, una serie di domande sorgono spontanee: come mai sin dagli albori la comunità internazionale ha negato totalmente alla Palestina il riconoscimento dell’identità statale? Come fa Israele annualmente a rivendicare la memoria dell’olocausto nazista e poi, sostanzialmente, commette i medesimi reati?
In tale triste contingenza, purtroppo, Israele recrimina un diritto fondato sul nulla e la sua azione di repressione è alla stregua dei crimini commessi dal nazismo. Contestualmente osiamo, pertanto, definire questo genocidio: l’olocausto del terzo millennio. Tali perfidie, certamente, oggigiorno vengono commesse da chi nel corso della storia ha subito discriminazioni e persecuzioni razziali. Da vittime a carnefici, sostanzialmente, Israele usufruisce dell’incondizionato, se pur tacito, assenso da parte degli Stati Uniti d’America.
Forza Italia Giovani Rossano, in conclusione, auspica che tale contingenza possa trovare presto una equa e giusta risoluzione. Il popolo palestinese, lecitamente, reclama uno dei diritti sacrosanti che la storia e l’uomo non ha voluto riconoscere: l’identità di Stato.
   

    Forza Italia Giovani Rossano