“…se la Calabria funzionasse come il Veneto tutto sarebbe risolto…”.
Vogliamo aprire questo nostro comunicato con una spiacevole frase pubblicamente profusa da Renzi, in occasione di una manifestazione elettorale per le regionali in Veneto tenutasi a Mestre, nei confronti della Calabria.
Il primo ministro, largendo gratuitamente questo stolido pensiero, ha dimostrato di avere un profilo politico di basso rilievo a carattere qualunquistico. Un’affermazione che, certamente, ha colpito nella dignità e nell’orgoglio tutti i cittadini calabresi i quali amano fermamente la propria Regione.
Orbene, ricordiamo a noi stessi che Renzi, nel corso della campagna elettorale regionale in Calabria, nella quale sosteneva il “giovine” Oliverio, proferì testuali parole: “…la Calabria è la madre di tutte le battaglie…”.
A tal uopo, una serie di domande sorgono spontanee: come mai Renzi ha elargito una siffatta asserzione? Come mai, dopo aver sostenuto la candidatura di Oliverio, oggigiorno parla della Calabria come la pecora nera d’Italia?
Ebbene, la risposta a tali quesiti è la seguente: la nostra Nazione, purtroppo, in questo totale marasma è guidata da un premier che incoscientemente, giorno dopo giorno, sta smantellando una stabile struttura di uno Stato sociale edificata in tempi gloriosi da chi a tutt’oggi viene raffigurato come il male supremo.
Il premier Renzi dovrebbe cercare di tramutare in azioni concrete i disagi presenti nella nostra Regione e, precipuamente, nel nostro Territorio il quale continua incessantemente ad essere depredato e depauperato da uno Stato sordo e assente.
Con ciò, ovviamente, ci riferiamo palesemente: all’illegittima soppressione del nostro Tribunale a seguito della famigerata riforma epocale della giustizia voluta e approvata da questo governo; la soppressione dell’Inail; il ridimensionamento dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate; la soppressione di molte tratte ferroviarie dove a pagarne le spese è la fascia jonica rimasta isolata dal resto d’Italia e dalla Calabria stessa; una claudicante Sanità che patisce i disagi tra scelte scriteriate e scaramucce per il comando della stessa tra Oliverio e il ministero di riferimento; una statale 106 lasciata nell’incuria più totale la quale, quotidianamente, miete incessanti lutti; in ultimo, i netti tagli ai trasferimenti per la Regione Calabria, per oltre cento milioni di euro, effettuati dall’esecutivo Renzi;
La Calabria, per storia, cultura e arte non ha nulla da invidiare a nessuna Regione d’Italia e ne tanto meno al Veneto. La nostra Regione, storicamente definita magna grecia, rappresenta da sempre la culla della civiltà nel meridione d’Italia poiché l’arte, la filosofia e gli importanti scambi commerciali, tra Oriente e Occidente, si radicarono qui.
Forza Italia Giovani Rossano, in conclusione, stigmatizza duramente la frase largita da Renzi e auspica un immediato ripensamento di quest’ultimo su consiglio spassionato dei suoi calabri rappresentanti politici regionali.
Chiudiamo questo nostro comunicato con una celeberrima frase di Giovan Battista Vico: “…quando Roma era un villaggio di pastori, a Crotone insegnava Pitagora…”.
Forza Italia Giovani Rossano
– Dott. Antonio Stasi –