I sottoscritti Leonardo Trento, Ermanno Marino, Antonio Graziano, Antonio Micciullo, Teodoro Calabrò, Giampiero Calabrò, tutti consiglieri comunali di opposizione città di Rossano,
premesso
-che nel corso del Consiglio comunale del 28/05/15 il consigliere comunale Ernesto Rapani, eletto nelle file dell’attuale maggioranza di governo, già amministratore di questa città a far data dal 1993, con ruoli istituzionali rilevanti (assessore e presidente commissioni consiliari), nel denunciare di aver subito delle minacce in seguito a posizioni espresse su di una pratica nel corso della precedente seduta consiliare del 29/04/15, ha annunciato le proprie dimissioni irrevocabili da consigliere comunale e,
COSA GRAVE, ha lanciato pesanti accuse, adombrando SERI sospetti di illegalità, su “DIVERSE PRATICHE GESTITE DALL’AMMINISTRAZIONE E DAGLI UFFICI, CON L’AVALLO DELLA POLITICA CHE, PUR SAPENDO E CONOSCENDO NEL DETTAGLIO L’ITER, NON INTRVIENE A PRETENDERE IL RISPETTO DELLA LEGALITA” (espressioni testuali di Rapani);
-che, più specificatamente, lo stesso consigliere ha riferito di richieste scritte inviate al Segretario Generale, garante dell’anticorruzione e della trasparenza, in ordine ad incarichi e servizi conferiti nell’ultimo periodo, senza aver avuto alcun riscontro;
-che, inoltre, lo stesso consigliere ha fatto riferimento a varie indagini in corso nei vari uffici “condotte da vari organi che giornalmente si alternano presso il Comune, dalla Polizia, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza” (espressioni Rapani);
-che quanto denunciato dal consigliere Rapani, anche per il ruolo istituzionale che lo stesso ha ricoperto e ricopre da oltre 20 anni nel Comune di Rossano, è evidentemente grave e necessita di opportuni e dettagliati chiarimenti da parte del Sindaco e della sua maggioranza di governo;
-che dette accuse sono ancora più gravi laddove si consideri che già pesanti ombre erano state addensate sulla politica rossanese dall’operazione “Stop”, il cui processo di I° grado, che in modo sconsiderato non ha visto la costituzione di parte civile del Comune di Rossano, si è concluso con pesanti condanne;
-che nell’ordinanza applicativa di misura cautelare “Stop” un intero capitolo veniva dedicato infatti alla “campagna elettorale”, con richiesta di trasmissione di atti al Prefetto;
-che ad oggi i sottoscritti non hanno avuto alcuna notizia e/o comunicazione in ordine alle indagini effettuate e/o ai provvedimenti eventualmente adottati;
tanto premesso, i sottoscritti
RIVOLGONO ISTANZA
Al Sig. Sindaco perché faccia luce sulle gravi accuse del consigliere Rapani, facendo chiarezza in ordine alle medesime e alle risultanze di eventuali incontri avuti con S. E. il Prefetto della Provincia di Cosenza in seguito all’operazione Stop, nel contempo,
INTERROGANO
Il medesimo sulle risoluzioni che vorrà intraprendere e
RIVOLGONO ISTANZA
al Presidente del Consiglio Comunale perché voglia convocare un apposito Consiglio comunale per discutere della presente problematica “Ordine e legalità”.
La presente è diretta per conoscenza, a S. E. il Prefetto della Provincia di Cosenza perché voglia fornire delucidazioni e chiarimenti in ordine alle risultanze e ai provvedimenti eventualmente adottati in seguito all’operazione Stop e vigilare sul rispetto della legalità e legittimità da parte dell’Amministrazione comunale, cosa evidentemente necessaria in seguito alle allegate pesanti accuse del consigliere Ernesto Rapani.
Rossano li 29/05/15
I consiglieri comunali di opposizione
Leonardo Trento (PSI) Ermanno Marino (SEL) Antonio Graziano (AD)
Antonio Micciullo (PD) Teodoro Calabrò (PD) Giampiero Calabrò (API)