Il girotondo della politica rossanese è bello che partito da un pezzo. Con novità, ormai, a cadenza quasi quotidiana, come quella che vorrebbe l’ex presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Scarcello, candidato a sindaco sotto l’egida del neonato movimento culturale e politico “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”.
E se due, ma anche tre, indizi fanno una prova, come vedremo, l’ipotesi non è affatto da scartare. Anzi sembra essere sempre più quotata.
Primo indizio. Ieri pomeriggio il leader e fondatore del movimento, Giuseppe Graziano, ha annunciato con la diffusione di una nota stampa, l’apertura di due circoli, uno a Cariati (presieduto da Andrea Critelli) e l’altro a Rossano. E presieduto da chi? L’avvocato Vincenzo Scarcello.
Secondo indizio. Rossano non è New York ed è facile che chi sia stato contattato per una candidatura nelle liste a supporto, lo dica.
Il terzo indizio, seppur smentendo per ora, per certi versi, lo rivela lo stesso ex presidente del Consiglio comunale, interpellato per telefono. “Una mia candidatura a sindaco con Forza Italia? Lo escludo categoricamente perché ho rinnovato il mio tesseramento con l’Udc. Con Il Coraggio di Cambiare l’Italia? Beh, questa è un’altra storia, ma non è detto che mi debba candidare a sindaco, al momento”. Già, proprio oggi no, domani chissà.
Insomma, è probabile che Vincenzo Scarcello si candiderà a sindaco anche in virtù di un augurio conclusivo: “Auspico, mi piacerebbe vedere un centrodestra compatto alle amministrative. Compatto e unito, ma non con tutti”. Allusione nemmeno troppo velata indirizzata ad Antoniotti? Plausibile, da sottoscrittore delle dimissioni di “massa” che lo hanno fatto decadere da sindaco.
Prima di concludere, però, gli chiediamo anche in che rapporti sia rimasto con quella parte di Udc fedele ed a supporto di Antoniotti e del suo movimento “Rossano prima di tutto” alle prossime elezioni: “Ognuno – risponde sibillino – compie delle scelte”. C’eravamo tanto amati, a quanto pare, come pare non sia da escludere un’ipotesi di espulsione.
L’ultima volta, Scarcello lo avevano intravisto a Catanzaro, un paio di settimane fa al fianco del consigliere regionale, intenti – si era mormorato – nel chiedere al presidente della regione, Mario Oliverio, una intercessione con Sergio Caliò per la candidatura a sindaco, notizia poi prontamente smentita da Scarcello.
“Ero a Catanzaro – aveva negato –per esclusive questioni personali e non politiche, giacché credo che Caliò sia un onorevole candidato a sindaco ma non di certo per il centrodestra”.
Un centrodestra che inizia a contare diversi candidati, in un quadro politico cittadino che potrebbe includerne anche molti di più considerando il centrosinistra: tanti, forse troppi per la città.
Ed in tutto questo, cosa farà il leader storico del centrodestra locale, Giuseppe Caputo?
Luca Latella