Lettera aperta al sindaco e all’Assessore alla Cultura del Comune di Rossano
Signora Assessora alla Cultura, Signor Sindaco,
sono un rossanese emigrato all’età di 14 anni, nel 1958. Ho sempre sentito forte nostalgia per il mio paese e avrei sempre voluto ritornare. La vita non me lo ha concesso e allora ci ritorno spesso con i miei scritti. Quando mi venne in mente di scrivere un romanzo ambientato a Rossano, pensai subito di ambientarlo al Pesco dove vissi un paio di anni nel Mulino sul Colognati che mio nonno gestiva da fittavolo da tempo immemore.
Prima di iniziare la stesura del racconto chiesi ad amici rossanesi di indicarmi un paio di intellettuali del posto che potessero darmi consigli. I nomi furono immediatamente due: Franco Filareto e Mario Massoni.
Li incontrai entrambi e ne fui conquistato. Mario mi mostrò casualmente uno studio sui mulini. Per poco non piansi perché il mulino che mi mostrò era quello di mio nonno.
Scrissi Il Mulino sul Colognati, poi Cieli Tamarri, e in questi giorni è appena uscito Il principino scomparso…Tre lavori tutti ambientati nella Rossano degli anni 40-50.
Assieme al prof. Massoni, all’editore Ferrari…Abbiamo visitato il mio mulino…L’acquaro è ancora funzionante, così la saitta…La macina è ancora al suo posto con la tramoggia, la vattaredda…
Quando il prof. Filareto fu sindaco si propose assieme al proprietario del Mulino, il gentilissimo signor Luigi Sommario, di ripristinarlo come straordinaria memoria del passato, soprattutto per le giovani generazioni…Ma evidentemente non riuscì a trovare un finanziamento.
Certo i problemi sono tanti oggi e tante cose necessiterebbero di finanziamento…
Ma un Mulino ad acqua è memoria di secoli, di fatica, di gioia, di profumo di farina, di mirto, di neve, di acqua che scorre…
Il prof. Massoni sta facendo un lavoro magnifico. Completiamolo restaurando e ripristinando un Mulino ad acqua, quello sul Colognati che è quello maggiormente conservato.
Signor Assessora, signor Sindaco, nominiamo un comitato per il MULINO SUL COLOGNATI…Di volontari assoluti. Faremo poi un progetto di ripristino con volontari assoluti…E poi lanceremo una sottoscrizione tra i rossanesi rimasti e quelli del mondo.
Il fondo già può considerarsi iniziato. Ha i primi mille euro, sono i miei.
Con speranza
Rolando Rizzo