I Tinti tornano in scena al Chiostro di San Bernardino
Dopo i sold out delle date invernali la compagnia teatrale I Tinti torna in scena con il suo “Accade tutto per caso”, testo liberamente ispirato al famoso romanzo “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello. La commedia in tre atti, scritta e diretta Adriano Beraldi, è inserita all’interno della “Mostra nazionale d’arte, teatro amatoriale italiano” giunta alla sua terza edizione
e concorrerà, insieme ad altre blasonate compagnie, al premio Ausonia, sezione Teatro popolare di Tradizione. Ideatrice della manifestazione è la FITA (federazione italiana teatro amatori) – Comitato provinciale Cosenza e il suo presidente, nonché direttore artistico, Antonio Maria D’Amico. Gli spettacoli in cartellone si terranno in quattro suggestivi set, il Quadrato Compagna di Schiavonea, A Corigliano Calabro, Cavea la Portella di Oriolo, Marina di Sibari a Cassano allo Ionio e il Chiostro di San Bernardino a Rossano.
Ed è proprio a San Bernardino che andrà in scena, mercoledì 12 luglio, ore 21, “Accade tutto per caso”. Per specifica volontà dell’amministrazione comunale rossanese in accordo con la Fita, gli spettacoli messi in scena a San Bernardino saranno a ingresso gratuito.
Quella de I Tinti e dell’associazione Carpe Diem è una storia di attori per scelta e passione, di persone che hanno voglia di gettare un ponte lontano, di salire su un palco dove mettere in scena tutto ciò che ci succede, per stare insieme, condividere e provare a guardare l’orizzonte, provare ancora a immaginare la propria terra nuova. Idea che si sposa perfettamente con il progetto messo in campo dalla Fita, che vuole lanciare un messaggio di speranza per la Calabria, offrendo un’immagine positiva della nostra terra.
“Accade tutto per caso” nasce dall’idea dell’infaticabile Beraldi di portare in vernacolo un grande autore del novecento: Luigi Pirandello. L’autore punta sul romanzo “Uno, nessuno e centomila”, quello in cui Vitangelo Moscarda, uomo ordinario, che si perde nel labirinto dell’Io quando la moglie gli dice che il suo naso “pende”. Il drammaturgo siciliano, premio Nobel, ha sempre seguito gli sviluppi della psicanalisi. Per I Tinti, invece è la scusa, l’opportunità per dare vita una ad ridda di esilaranti doppi sensi, grazie soprattutto alla bravura e alla volontà dei suoi appassionati interpreti, capitanati come sempre da Salvatore Aloisio, che ricalca la grande tradizione dei capocomici del teatro italiano e brillantemente diretti da Adriano Beraldi, senza il cui costante sprone probabilmente tutto questo non esisterebbe.
Uno spettacolo leggero ma con testa.