Solidarietà del sindaco, del Consiglio comunale e del Comitato delle 100 associazioni per la fusione
Raccapricciante messaggio minatorio ai danni del dirigente del comune di Rossano, Giuseppe Passavanti. Nella giornata di ieri il vicesegretario comunale ha ritrovato una testa di capretto con un proiettile dentro la bocca ed un eloquente, vile, messaggio scritto su un pezzo di carta: “G. P. ti distruggo”.
Chiara, dunque, la matrice minatoria del messaggio, presumibilmente legato alla sua attività professionale. Giuseppe Passavanti è il dirigente ad interim della Polizia municipale del comune di Rossano, ma anche vicesegretario generale, dirigente agli Affari generali e legali e servizi sociali. Una avvertimento chiaro che potrebbe essere rivolta ad una delle sue tante ed apprezzate attività svolte presso l’ente.
Il dirigente ha sporto denuncia ed avvisato le forze dell’ordine per la chiara matrice dai toni mafiosi.
Solidarietà a Giuseppe Passavanti, tra l’altro giornalista iscritto all’Ordine, è stata espressa (gli interventi sono stati pubblicati integralmente sul blog) dai consiglieri comunali di Rossano Futura, Tonino Caracciolo e Marinella Grillo, da Flavio Stasi, dai lavoratori Usb del Comune di Rossano e dal comitato delle 100 associazioni per la fusione di Corigliano-Rossano per conto del coordinatore Amerigo Minnicelli. “L’amico Giuseppe Passavanti – ha scritto Minnicelli – è stato oggetto di un atto intimidatorio tanto orribile quanto macabro. Non è cosa nuova in un luogo dove intimidazione, la provocazione e l’insulto giungono puntuali quando si sceglie di adempiere al proprio dovere e si pestano certi calli sensibili formatisi magari all’ombra di rendite ritenute intoccabili”.
Non poteva mancare la solidarietà dell’amministrazione comunale, a nome del sindaco Stefano Mascaro e del presidente del Consiglio comunale, Rosellina Madeo che esprimono la “più ferma condanna per il vile e vigliacco atto intimidatorio di cui è stato destinatario il dirigente Passavanti. Considerando inaccettabili ed intollerabili questi tentativi incivili e miserabili di minare sin dalle fondamenta la fiducia dei cittadini dello Stato di Diritto, confermando al dirigente la vicinanza e la solidarietà nostra personale, della giunta e dell’assise civica nella sua interezza”.
lu. la.