«Accantonino idee ambigue sul personale per accaparrarsi le simpatie del maestrucolo»
“Le opposizioni consiliari vengono richiamate al senso di responsabilità solo quando la barca sta per affondare. Nessun mea culpa, però, rispetto ad una iniziale arroganza dettata da quei numeri che oggi stanno iniziando a far tremare il terreno sotto i piedi del sindaco e della sua amministrazione”.

Lo sostiene Ernesto Rapani, capogruppo consiliare e portavoce regionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Aprendo alle richieste pervenute dall’ex presidente del consiglio Comunale, Vincenzo Scarcello, il rappresentante del partito della Meloni non esita a chiarire alcuni concetti.

“Recepiamo il messaggio del collega Scarcello, al quale rammentiamo, però, che le opposizioni spesso e volentieri hanno proposto diversi temi di carattere generale da affrontare, puntualmente snobbati da un’amministrazione che sta iniziando a perdere l’arroganza legata alla forza dei numeri iniziali. Sanità, riscossione, infrastrutture sono solo alcuni degli argomenti sui quali il governo di città ha nicchiato. Siamo pronti al confronto – avanza Rapani – ed uno dei primi oggetti da trattare potrebbe essere il fabbisogno triennale del personale comunale, anche per evitare a qualche maestrucolo di cambiare sponda, dall’astensione al voto favorevole e quindi al supporto di questa amministrazione che, nemmeno troppo velatamente nasconde. La stessa cosa avrebbe dovuto fare l’Amministrazione rispetto alle posizioni organizzative: un confronto non c’è stato perché sicuri, certi, in Piazza Santi Anargiri, dell’appoggio del maestrucolo medesimo. In proposito, l’amministrazione ha già preparato una bozza per l’avanzamento di carriera solo per gli interni e solo per qualcuno: ebbene, si eviti l’approvazione di tale bozza che, guarda caso, prevede l’avanzamento di carriera di un funzionario responsabile ben individuabile in cambio di un voto favorevole in Consiglio, anziché di un astensione”.

Per Rapani, se il sindaco ed i suoi vogliono dimostrare una seria volontà di affrontare i grandi temi “inizino – insiste il capogruppo di Fdi-An – dalla sanità. Potremmo farlo sedendoci ad un tavolo, ma senza consentire la partecipazione a quello stesso maestrucolo responsabile della chiusura degli ospedali di Trebisacce e Cariati, che ha utilizzato la sanità consentendo di trasformare profili infermieristici in amministrativi per proprio tornaconto personale politico. Becere tattiche che però non sono servite, perché sarebbe sprofondato nel baratro dell’ultimo arrivato, se solo il M5S avesse avuto un frontman più visibile”.

“Già che ci siamo – prosegue Rapani – approfitto per rammentare che se fosse stato un buon maestro e non quel maestrucolo quale si è dimostrato in tutti questi anni, fagocitando anche i propri pargoli, la sua classe sarebbe ancora compatta e lui sarebbe ancora alla lavagna. Ed invece tutti, nessuno escluso, si sono ravveduti ed hanno preso le dovute distanze, chissà perché. Tracci una autovalutazione lucida del suo sentirsi maestrucolo, se ne è capace. Un vero maestro ha molti difetti e tenta di correggerli, un pessimo e falso maestro di difetti non ne ha neanche uno”.

A Scarcello, infine, Ernesto Rapani ricorda rispetto alla polemica sui Canadair che anche questo argomento è stato proposto, tranne poi essere ignorato. “Il collega del Cci dimentica che dai banchi della maggioranza ho contestato il piano pascoli quando lui e il sindaco Mascaro lo hanno votato. Anche rispetto al piano di assestamento boschivo ho fatto presente che vi è un vincolo posto dalla regione che la politica locale, che ci dovrebbe rappresentare, non è stata capace di far rimuovere. Idem per quel che concerne il protocollo d’intesa fra Amministrazione comunale e Consorzio di bonifica che vincola parte di terreno libero a discapito del Comune. Insomma, se Scarcello e l’amministrazione vogliono aprire un dialogo serio e costruttivo ci proponga dei temi da affrontare – termina Ernesto Rapani – ora sta a loro”.