Essere onesti quando il denaro e l’arricchimento personale è diventato il valore e il modello sociale e i valori di coesione solidarietà si sono sfuocati e indeboliti, certo è difficile. Del resto la classe politica che guida la società( apparentemente) dà un pessimo esempio, mentre il buon politico dà sempre il buon esempio. C’è di più: noi italiani non ci facciamo mancare nulla in tema di furbizia davanti alle regole.
Quindi è un problema culturale insito nella testa di tutti. Quindi chiunque ci può cascare, anche i grillini. Però costoro almeno hanno dimostrato che se uno fa il furbo lo mettono da parte . Questo significa insegnare a comportarsi correttamente.
Allora dobbiamo chiederci come modificare questo nostro poco civile modo di fare. Quale opera di crescita culturale civile possiamo fare non solo chi governa, ma anche tutti noi. E’ una battaglia per il senso civile che tutti dobbiamo fare. E non sarebbe male che anche i governanti promuovessero campagne e azioni che spingono le persone al rispetto del vivere civile alla solidarietà e alla conoscenza DEI VANTAGGI sociali e individuali delle regole. Le regole quando si rispettano aiutano e favoriscono sia la convivenza tra tutti sia gli individui stessi. Vediamo se i cinquestelle sapranno capire l’opera di formazione culturale civile che gli italiani hanno bisogno. Una bella cosa, però l’hanno studiata: quando lontano dalle elezioni hanno chiamato i cittadini iscritti al movimento a pronunciarsi sulle leggi da votare in parlamento, bene hanno individuato un modello di rapporto tra cittadino e governo bello e interessante. Le venti leggi che propongono sono tutte state discusse e votate da migliaia di cittadini italiani. Questo è un piccolo inizio di democrazia diretta. Se tutti i governanti si mettessero su questa lunghezza d’onda tutto il popolo comincerebbe ad essere informato di più. In ogni caso chi ha il coraggio di fare pulizia al proprio interno e lo fa pubblicamente dando esempio a tutti, secondo me va premiato. A parte comunque le scelte politiche che ognuno di noi fa. dobbiamo sempre ricordarci una cosa: siamo esseri naturali soggetti quindi ad alcune precise regole naturali . Una di queste( la forza elettromagnetica) che spinge i nostri muscoli e pure il nostro cervello sta nel rincorrersi di due forze contrastanti una positiva e una negativa. Il gioco tra queste due forze che stanno negli elettroni produce movimento ed energia dentro le nostre cellule .
Quindi la lotta tra onestà e disonestà, tra cultura e in cultura , tra senso civico e individualismo egoista ognuna di queste contrapposizioni ha sempre prodotto evoluzione quindi sviluppo ed avanzamento delle nostre società, o comunque modificazione. Al movimento cinquestelle indubbiamente va riconosciuto il merito di avere focalizzato l’attenzione di tutti sopra questa dicotomia onestà-disonestà, in un momento in cui la disonestà di alcuni o molti che stanno dentro il potere devia la società dai suoi obiettivi sociali e indebolisce non solo la convivenza civile, ma anche la comunità. In fondo è la contrapposizione tra individuo. e società o tra individuo e gruppo che da sempre esiste non solo nei pochi milioni di vita che ha la specie umana, ma nel ben più lungo cammino che hanno le cellule viventi. La risposta che molti nella gente senti è” tanto sono tutti uguali” quali sbocchi può avere? O come ha di recente detto B. Grillo non facciamo niente , lasciamo stare tutto così, oppure può esserci anche un altro sbocco :”lasciamo stare le cose così, che in fondo può fare comodo anche a me”. Questo ragionamento l’ho sentito fare, in privato da una signora che fa l’infermiera, che parlando a proposito della corruzione , delle mazzette e della disonestà diceva , se lo fanno loro lo posso fare anch’io. Allora bisogna invece che l’esempio venga anche da chi dirige la società: non solo i politici , ma anche gli imprenditori, gli speculatori, i banchieri, i giornalisti . Promuovere con l’esempio personale azioni che ispirino l’onestà e che possano essere imitate. E impegnare chi dirige la comunicazione a promuovere nelle scuole, nell’informazione, nella televisione buone pratiche di onestà civile. Diceva un vecchio saggio filosofo, ripreso anche in epoca recente da un grande capo politico della Cina moderna che teoria e pratica quando vanno insieme diventano una forza vincente. E allora predichiamo onestà e partecipazione e pratichiamola nelle piccole cose quotidiane . Senza però farne una lezione di superiorità morale o di egoismo civico: no usiamola con creatività come chiave per aprire le porte del cuore. Se io vedo uno per terra, mi fermo lo aiuto, mi tolgo quello che ho per aiutarlo davanti a chi passa per strada. Se vedo uno che fa il furbo lo riprendo e invito anche chi sta vicino ad isolarlo. Ognuno di noi nella sua vita può farlo. In ogni caso la corruzione oggi nel nostro paese, ed anche nella nostra Calabria ferma la possibilità di crescita della nostra società, perché dirotta importanti risorse verso individui singoli e indebita la società :la superiamo non solo votando persone oneste e che vogliono esser oneste , ma impegnandoci tutti nel nostro piccolo ad aiutare l’onesta e punite la disonestà. . E’ una battaglia di cultura ! Poi ognuno voti chi vuole secondo la sua coscienza.
FABIO MENIN