Il significato politico profondo del voto di Domenica 4 Marzo va ben al di là dell’Italia di oggi: è la prima volta dall’Unità d’Italia che il sud ha deciso unito di voltare pagina ed è riuscito sostanzialmente con la sua unità a modificare profondamente il corso politico dell’Italia Repubblicana.
Quando ci fu il Fascismo il sud appoggiò Mussolini che avviò la riforma agraria poi proseguita nell’Italia Repubblicana, ma si accodò ad un movimento che nasceva dalla piccola borghesia del Nord appoggiato poi dalla grande borghesia capitalistica ed agraria. Non ci sono altri episodi da quando l’Italia è stata unita che ricordino quello che è successo Domenica 4 Marzo. Ha ragione Pino aprile intervistato a Rainews 24 a dire che l’esito del voto politico riporta l’Italia alla sua spaccatura all’epoca borbonica. Egli sostiene anche un’altra cosa: perché proprio i grillini, sono stati scelti dai meridionali. “ A chiunque io rivolga questa domanda la risposta è sempre unica: “Peggio di quelli che ci sono adesso, non possono essere”e aggiunge con una nota storica” Il confine geografico del successo Cinque Stelle è esattamente quello dell’ex regno delle Due Sicilie. Non è mica un caso. Quando nel 1720 il Piemonte acquisì la Sardegna grazie ad alcuni trattati internazionali, venne stilato un piano per la colonizzazione dell’isola. La Sardegna è stata spogliata di tutto. I sardi non avevano neppure il diritto di occupare posti nella pubblica amministrazione. Quando nel 1860 i piemontesi sono arrivati al Sud, hanno applicato lo stesso piano. Da quel momento le nostre terre sono state private di porti, strade, infrastrutture. È un disegno politico che ha un secolo e mezzo di storia, il voto di domenica lo rende solo più visibile. Ma noi nel Mezzogiorno lo conosciamo da tempo. E adesso ci siamo rotti i coglioni” Cita anche due altri fatti:” Sapete come vengono calcolati i finanziamenti per la manutenzione stradale nelle città? Non in base ai chilometri o al numero delle auto che le percorrono. Ma in base al numero dei dipendenti di aziende private sul territorio. E così Napoli, che ha il doppio delle strade rispetto a Milano, riceve la metà dei fondi. E i finanziamenti per gli asili nido? Vengono garantiti in base al numero degli asili già presenti. Così si aiuta chi ha già le strutture, ma non chi ha più bambini” Ecco invece cosa ha fatto Renzi :” I famosi ottanta euro di Matteo Renzi sono una follia. Li hanno stanziati per aiutare le famiglie in difficoltà, ma li prende solo chi ha già uno stipendio medio basso. Chi non ce l’ha muore di fame. Così i sottopagati e i disoccupati del Meridione sono stati esclusi e gli ottanta euro sono finiti tutti al Nord. Adesso lei si stupisce perché nel Mezzogiorno si vota Cinque Stelle? Voterebbero anche belzebù pur di non votare quelli che già ci sono”Per chi volesse leggere l’intervista integrale ecco il link:
http://www.linkiesta.it/it/article/2018/03/06/pino-aprile-il-sud-ha-votato-in-blocco-i-cinque-stelle-perche-si-e-rot/37344/
Ma torniamo a noi, qui nella Sibaritide è successo praticamente un terremoto politico: abbiamo 4 rappresentanti al Parlamento Italiano più uno di Crotone, cosa mai avvenuta nella storia d’Italia. Capite quale stravolgimento politico totale si è visto Domenica 4 Marzo da noi? E’ qualcosa per il Sud che ha le sembianze di un voto semirivoluzionario. Se andiamo indietro nella storia le percentuali dei cinquestelle nella nostra città di Corigliano-Rossano probabilmente non sono neppure state raggiunte dalla Democrazia Cristiana, si tratta della maggioranza assoluta oltre il 50%, cosa che in un’elezione politica avviene o nei regimi totalitari, o a seguito di eventi politici eccezionali. Da scrivere sui libri di storia. Aggiungo anche un altro particolare: il capo politico DI MAIO , di questa vittoria, è considerato un figlio del Sud , anche per questo ha preso una valanga di voti . Come dobbiamo muoverci quindi? La prima cosa da fare, a mio avviso è restare uniti: abbiamo 4 parlamentari della Sibaritide che devono diventare un punto di riferimento per la Calabria Nord e centro jonica, ma direi per tutto lo Jonio, questa metà della Calabria dimenticata dallo Stato unitario nella storia repubblicana, dove manca l’autostrada, dove la ferrovia è stata ridotta a una pista di montagna, dove gli ospedali sono stati o chiusi o spolpati dei medici, dei reparti, delle attrezzature; dove persino il tribunale è stato soppresso in una terra dove pure la delinquenza mafiosa esiste, per confinarlo in una cittadina vicina Castrovillari che non arriva neppure alla metà della popolazione di Rossano e Corigliano. Adesso è ora di rimettere le cose a posto. Questo chiediamo ai nostri giovanissimi parlamentari sperando che si faccia un governo degno di questo nome. Anzi dico io a tutti, anche agli avversari politici che non credono nel movimento cinque stelle o a chi non li ha votati: andate e parlate coi nostri parlamentari, informateli sempre di tutti problemi aperti , date anche suggerimenti perché sono giovani ed hanno voglia di imparare. Non abbiate paura se ci saranno critiche, osservazioni, le discussioni per migliorare sono sempre bene accette, non importa chi le propone . Abbiamo un’occasione che la storia ci ha dato: sfruttiamola al meglio per costruire la nuova città di Corigliano-Rossano e facciamola diventare la città che insieme a Crotone trascini tutto lo Jonio calabrese in una condizione migliore di quella in cui si trova, ponendo le condizioni per un rilancio del turismo MARINO E MONTANO e nei centri storici e quindi dell’economia tutta. Io sono fermamente convinto che la differenza economica tra l’Italia e il resto dei paesi europei avanzati( Germania,Francia,Olanda ecc) che si attesta in un differenziale di crescita intorno all’1% del pil( noi siamo all’1,5% di crescita loro sono al 2-2,5%) se il sud riparte sarà colmata e ne vedremo delle belle. Dobbiamo crederci tutti.FABIO MENIN