Carissimo Michele. . . “Quanta responsabilità ad essere ,oggi, sindacalista, e sindacalista cristiano! Anche tu, hai saputo ascoltare l’invito del Signore Gesù nell’invito “Seguimi e ti farò pescatore di uomini (Mt.4,19))”. Attenzione però! Gesù è riuscito a dare la vista ai ciechi, a purificare i lebbrosi e a liberare gli indemoniati, ma con una categoria ha fatto fallimento completo. Sono quelle persone che preferiscono rinunciare alla Buona Notizia, pur di mantenere i propri beni, anzichè condividerli.
Sono quegli individui ( e siamo tanti!) che solo per ipocrisia mediatica si gratificano nel parlare o mostrare la loro beneficenza e sollidarietà agli sfortunati nei vari quartieri del mondo. E tu,caro Michele ne conosci tanti. Ma c’è sempre da chiedersi se tali gesti sono sempre un abuso dei beni del Creato, che usati indiscriminatemente, continuano a tracciare quel solco profondo tra Nord e Sud del mondo,accentuando il dualismo storico tra ricchi e poveri. Proprio per arginare tale fenomeno sono sorti nel passato i vari sindacati e anche il tuo, il sindacato glorioso della CISL,che con autorità e lungimiranza è stato a servizio dell’uomo, difendendolo,proteggendolo e inserendolo,democraticamente, nel mondo del lavoro , permettendo sempre liberamente alle minoranze di diventare maggioranza sociale. Ma oggi, primo maggio,Festa del Lavoro c’è da chiedersi (e se lo chiedono i cristiani del tuo quartiere in Coriglianorossano,dove tu vivi con gioia e libertà la tua fede), questo Sindacato, cioè questa Federazione FAI-CISLdi cui tu sei segretario regionale,che cos’è e che fa in difesa di questa Fusione, ormai appannaggio di politicanti clericalizzati? Caro Michele. . . nel rapporto Vangelo-Sindacato, va tenuto sempre presente che il Vangelo è nato ben prima dei sindacati ed ha alle sue spalle tutta l’esperienza positiva di venti secoli di storia (nonostante gli imperdonabili errori di alcuni suoi non degni rappresentanti); esperienze valide per ogni tempo,perchè impostate sulla natura dell’uomo e delle cose. Non così per il Sindacato,che ha solo l’esperienza di poco più di un secolo e non sempre positiva (sia pure anche per causa di non degni rappresentanti),impostata secondo necessità di quel tempo,che oggi è cambiato. Oggi nella società,c’è un’emergenza tanto attuale. E’ il tema dei reati di corruzione che in Italia,da un rilievo giornalistico,sono aumentati di circa il 140%. La questione morale è sì una questinoe nazionale, ma la responsabilità non può essere ancora e solo affidata ad una politica rampante,ma deve essere un vero e autentico impegno sindacale, se si vuole difendere la dignità dello sviluppo e del lavoro. C’è purtroppo da chiedersi sul perchè di una cifra cosi allarmante e drammatica? Siamo stati governati e rappresentati da personaggi che si sono permessi di dare del delinquente ai giudici e allora è normale che tale prassi corruttiva si è consolidata nell’immaginario collettivo,soprattutto in coloro che disperano in un domani migliore. E’ pur sempre valido il proverbio che dice che il marcio comincia sempre dalla testa. Caro Michele è tempo che anche il Sindacato ponga un argine a questo disfattismo morale.Tu poi che fai nella tua vita l’esperienza del sindacalista cristiano, sai benissimo che non possiedi la verità per la soluzione anche di questo increscioso problema sociale . Sai però che non devi separarti dagli altri operatori del settore per salire sul piedistallo del giudizio per microfonarsi e sentenziare. No! “Chi non è contro di noi,è con noi (Mc.9,40) ci dice il signore Gesù . Lui ci chiama ad “essere sale della terra e luce del mondo (Mt.5,13-14)” e non ad avere la verità ma ad essere nella verita’su Dio e sull’uomo (Gv.14,6). Essere nella Verità è mettersi sempre in sintonia con l’azione di Dio, che ha un unico obiettivo:la passione del bene per ogni uomo,senza alcuna distinzione, mettendosi da Emanuele al suo Servizio, per il raggiungimento della Civiltà dell’amore. Caro Michele,auguri anche onomastici e coraggio!!! Con te noi siamo cristiani e per noi tutti tu sei il Sindacalista. W il sindacato. . . al servizio del mondo del Lavoro.
Affettuosamente
Franco Palmisano