L’occasione politica che il voto popolare del 4 marzo ha consegnato ai 150mila abitanti del collegio Corigliano Rossano è storica, ben 4 parlamentari locali eletti al primo colpo, mai successo nella storia né della repubblica, né del regno d’Italia in questo territorio. Perché essa produca i risultati che i cittadini si attendono, però sono necessarie alcune condizioni che sia gli eletti sia, chi milita nel m5stelle, sia i cittadini devono rispettare, altrimenti diventerà un’occasione perduta che si perderà nei libri di storia.
RAPPORTO CITTADINI – m5stelle. Cominciamo da quello che i cittadini possono fare: partecipare di più alle iniziative promosse dalla politica, dire la propria, senza timori reverenziali, ma senza neppure scadere nella ricerca di favori personali. Quindi stringersi intorno a questi nuovi politici perché siano risolti i problemi storici del nostro territorio: vie di comunicazione penalizzate, servizi pubblici degradati, beni ambientali ignorati o comunque sottoutilizzati. Ma mentre la qualità dei servizi pubblici(ospedali, scuole, servizi x il cittadino) si migliora con gli investimenti dello stato nelle sue varie articolazioni , compreso l’abbandono di una politica clientelare, e la ricerca di standard di qualità nella formazione dei dipendenti pubblici, mentre tutto ciò è responsabilità della politica e quindi anche( ma non solo) dei parlamentari eletti, il rilancio del turismo no, quello è un affare che riguarda innanzi tutto la mentalità degli operatori turistici e di chi affitta case. Il turismo moderno va praticato offrendo soprattutto servizi alla persona, che significa non solo offrire mangiare e dormire a buon prezzo e di qualità, ma anche visite guidate, percorsi alternativi di visita nel territorio e nelle sue strutture culturali. Questo è responsabilità di chi pratica attività turistiche quindi dei cittadini che vi si dedicano. Insomma un comportamento sociale più moderno è responsabilità dei cittadini, che nel rapporto diretto con la politica finora hanno solo chiesto favori personali.
Politica dei gruppi locali 5 stelle . nei gruppi locali di attivisti del m5s ci sono sia ragazzi giovani( perlopiù neolaureati), con scarsa esperienza politica, com’è di una generazione che viene da un rifiuto collettivo della politica, quindi ha poca abitudine al dialogo e al confronto politico e quindi spesso prevale nelle discussioni un punto di vista personalistico o comunque individualistico. Ma ci sono anche tanti persone più adulte deluse dalla vecchia politica clientelare,, e tra di loro anche persone di intelligenza politica e culturale. Allora i gruppi locali a mio avviso devono imprgnarsi a valorizzare le competenze presenti al loro interno. Ciò significa coinvolgere nella scelta delle politiche locali chi ha occupato o occupa ruoli amministrativi, chi ha formazione culturale ed esperienza ambientale e sociale, chi ha sviluppato competenze professionali nel campo civile e sociale e quindi fare proposte politiche per il territorio che emergano da un confronto vero tra tutte le componenti presenti nei gruppi locali 5 stelle. Questi gruppi devono aprirsi meglio ai cittadini e ascoltare le loro osservazioni e proposte. A mio avviso sarebbe opportuno che i gruppi locali 5 stelle spesso organizzassero forme di consultazione on line di tutti gli iscritti locali per approvare o anche respingere proposte e decisioni politiche. Bisogna assolutamente evitare che la partecipazione di giovani attivisti sia finalizzata esclusivamente alla ricerca di un posto nelle liste di candidatura alle varie tornate elettorali, ma che questa partecipazione alla vita politica diventi una valorizzazione delle competenze e delle capacità maturate.
Politica degli eletti al parlamento I parlamentari: sono ottime persone , ognuno con qualità differenti, sia sotto il profilo culturale che personale, ma in buona sostanza con poca memoria storica politica, e quindi scarsa esperienza politica, con qualche eccezione. E’ essenziale che questi parlamentari mantengano un rapporto stretto sia con la base del movimento cinquestelle sia coi cittadini, e che le decisioni e le prese di posizione siano sempre il frutto di un confronto e un dialogo attivo tra Portavoce( come si definiscono gli eletti cinquestelle) e la base degli attivisti , ma anche i cittadini. Altrimenti si finisce per riproporre uno schema eletto-elettore di democrazia delegata che è finito da noi nella totale mancanza di rappresentatività politica territoriale di chiunque sia stato eletto nelle istituzioni sovralocali( regione, provincia, parlamento). Quindi , passata la prima fase, naturale di assestamento nel loro ruolo è importante che i parlamentari rafforzino il legame con attivisti e cittadini elettori e non elettori. Sarebbe auspicabile che almeno 1 volta al mese tutti e 4 i parlamentari eletti tenessero riunioni con gli attivisti sia per esporre ciò che fanno a Roma ,sia per ascoltare le proposte degli attivisti e dei cittadini.
prof. FABIO MENIN