Multato per oltre 1.500 euro dalla Squadra sicurezza stradale della Polizia perché viaggiava a 136 chilometri l’ora e non si riposava come invece avrebbe dovuto. Questa la sanzione inflitta al conducente di un FlixBus partito da Rossano e arrivato a Torino lo scorso 23 agosto, a seguito di un controllo al terminal dei bus in Corso Vittorio. A darne notizia è l’edizione torinese del quotidiano ‘la Repubblica’.
Seguendo il percorso del mezzo attraverso la strumentazione elettronica di bordo, gli agenti hanno scoperto anche la velocità che il bus, arrivato carico di turisti, ha tenuto in alcuni tratti del suo percorso verso Torino. Per legge mezzi di questo genere non potrebbero superare i 100 chilometri l’ora e anzi dovrebbero avere un limitatore di velocità. Il cronotachigrafo ha svelato invece che l’autista era alla guida da troppe ore. Se la multa per il conducente è stata salata, lo sarà ancora di più per i proprietari del bus, ai quali è stata inflitta una sanzione di quasi 5.000 euro.
Nelle ore succesisve al fatto è giunta una nota di precisazione da parte della FlixBus.
“L’autobus interessato dall’accaduto, di proprietà di una nostra futura azienda partner, non era impiegato per conto di FlixBus. Per il momento, infatti, FlixBus non gestisce collegamenti tra Torino e Rossano, e non può pertanto risultare coinvolto in quanto verificatosi. La sicurezza dei passeggeri e del personale di bordo – continua la nota – costituisce per FlixBus la massima priorità da sempre. Fin dalle prime fasi della collaborazione con le proprie aziende partner, FlixBus esige infatti da ciascuna di queste il rispetto dei più alti standard di sicurezza e qualità, e vincola tutti i conducenti impiegati sulle proprie linee a frequentare continuativamente corsi di aggiornamento e di formazione, in cui particolare importanza viene attribuita proprio agli aspetti inerenti la sicurezza. La mancata osservazione di tali standard di qualità e sicurezza motiva per FlixBus il ricorso a richiami e, potenzialmente, all’interruzione della collaborazione”.
Fabio Pistoia