C’è una cosa intollerabile che spesso emerge nei movimenti che si affacciano per la prima volta sulla scena politica e forse elettorale della città unica ed è quello di sentirsi unti dal Signore e di avere il monopolio della moralità e del saper fare. Non a caso questi movimenti si dichiarano in maniera autoreferenziale “rappresentanti del popolo o della società civile”. Gli altri, naturalmente, sarebbero rappresentanti della parte elitaria e tribale della società.
Ma, al di là di tutto, non bisogna fare caso a questa tentazione un po’ infantile e un po’ supponente cui non sono sfuggiti alcuni protagonisti della politica locale, perché è un fatto positivo che uomini e donne che sono già protagonisti della vita sociale e politica cittadina decidano di mettersi insieme per formare una propria lista alle prossime elezioni comunali magari con l’indicazione di un candidato a sindaco. LEGGI ARTICOLO COMPLETO