È stata la crudezza dei numeri snocciolati dall’ing. Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione “Basta vittime sulla SS 106”, a catalizzare l’attenzione del numeroso pubblico presente ieri sera nella Sala Conferenze “Fiori d’Arancio” in occasione del convegno: “Sulla buona strada: incidenti mortali, costi sociali e sicurezza stradale a Corigliano-Rossano”.
L’iniziativa è stata organizzata dalle associazioni “Fiori d’Arancio”, “Basta vittime sulla SS 106”, “#IdeAfuturo”, “Armania”, “Fidelitas”, “I Cavalieri”, “Un Co.Ro. di SI Fabrizio Grande”, “Catello Cozza Investigazioni” ed ha affrontato diversi aspetti conseguenti agli incidenti stradali, prendendo spunto dal primo rapporto sugli incidenti mortali avvenuti sulla SS 106 negli ultimi cinque anni, curato dall’associazione “Basta vittime sulla “SS 106”.
I lavori, moderati e introdotti dall’Avv. Giampiero Dardano, si sono aperti con la relazione del Dott. Francesco Godino, che ha messo in evidenza le implicazioni psicologiche, spesso molto gravi, conseguenti ad incidenti stradali, che coinvolgono sia gli eventuali superstiti, sia coloro che hanno stretti legami affettivi con le vittime.
Il Dott. Gino Promenzio ha affrontato gli aspetti attinenti alle conseguenze dal punto di vista traumatologico a livello dell’apparato scheletrico e muscolare e i conseguenti costi sociali che la collettività affronta per la cura, la riabilitazione e l’assistenza in caso di danni fisici permanenti.
Il Presidente nazionale dell’associazione “Appartenenti alla polizia locale”, Avv. Dario Giannicola, ha affrontato gli aspetti amministrativi e legislativi della problematica, denunciando l’utilizzo che si fa degli autovelox, usati dalle amministrazioni comunali come un bancomat dal quale rastrellare risorse dalle tasche dei cittadini e non come strumento di sicurezza stradale.
Infine, il presidente dell’associazione “Basta vittime sulla SS 106”, Fabio Pugliese ha presentato il rapporto sugli incidenti mortali che si sono verificati negli ultimi cinque anni sulla SS 106. Il rapporto presenta il tragico bilancio di cento e sei vittime nell’arco dei cinque anni presi in esame, ossia: quasi due morti al mese, cosa che ha fatto guadagnare alla SS 106 il macabro appellativo di “strada della morte”.
In particolare, il presidente Pugliese, si è soffermato sul tratto della nostra città, compreso fra il Crati e il Trionto. Un tratto di S.S.106 di 29 chilometri che detiene il tristissimo primato del maggior numero di vittime, risultano ben 17 negli ultimi 5 anni (2013 – 2017). Una vittima ogni 1,7 chilometri contro la media regionale di 3,8 vittime per chilometro.
Inoltre, Fabio Pugliese, si è soffermato sui costi sociali: a Corigliano-Rossano lo Stato negli ultimi 5 anni ha speso, in costi sociali solo dovuti alla vittime sulla S.S.106, oltre 25 milioni di euro ed ha speso per interventi di messa in sicurezza meno di 5 milioni di euro. In pratica lo Stato ha speso 5 volte di più a causa delle vittime di questa strada rispetto a ciò che ha speso per evitarle.
Un tributo di sangue intollerabile, che si trascina dietro storie di sofferenza insopportabili ed inalienabili.
Il presidente Pugliese, infine, ha dimostrato la vera causa che determina la mortalità stradale in Calabria e, soprattutto, nella città di Corigliano-Rossano sostenendo che l’attuale S.S.106 è inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico: “ i numeri dimostrano che serve ed è necessaria – ha concluso Pugliese – una nuova e moderna S.S.106, con un tracciato ex novo a quattro corsie, altrimenti sulla “strada della morte” si continuerà a morire”.
Corigliano-Rossano 11-11-2018
Associazione “Fiori d’Arancio”