Gesù non proclama “beati” i pacifici, ma i pacificatori, i costruttori di pace (gr.eirenopoioi). Qual’è la differenza? Il pacifico è più una qualità dell’individuo, è cioè colui che tiene tanto alla sua pace, che evita accuratamente ogni conflitto. Il pacificatore invece è un individuo che per la pace degli altri crea situazioni conflittuali. I costruttori di pace sono dei grandi rompiscatole, perchè per la pace degli altri sono pronti a perdere la propria. Costruttore di pace, secondo l’Evangelista Matteo è un’azionista attivo nell’impegno e pienamente riconoscibile.
La parola Pace viene dall’ebraico “Shalom” ed è molto più ricca del nostro termine Pace. Pace significa tutto quello che concorre alla piena felicità dell’uomo. Molte persone hanno ancora paura di pronunciare la parola “felicità”, perchè non è possibile associarla a Dio, in quanto siamo tutti eredi della famosa “valle di lacrime”, la piscina spirituale dove le persone pie sguazzano devotamente. Basta guardare l’iconografia del passato e scrutare l’immagine dei santi : sono tutti mesti e un santo sorridente è raro. E’ volontà di Dio invece che , quì, su questa terra, si realizzi la felicità e Gesù, con la sua vita e il suo messaggio ci chiede di collaborare con Lui e come Lui alla continua e Nuova Creazione .
Nella teologia giudaica si credeva e si insegnava che Dio aveva lavorato per sei giorni e il settimo giorno si era riposato. Aveva creato l’Universo che poi gli uomini avevano guastato ,ma la Creazione ere terminata. Gesù non è d’accordo. Quando i farisei gli rimproveravano che non osservava il sabato, nel Vangelo secondo Giovanni, Gesù risponde :<<Il Padre mio lavora e anche IO lavoro (Gv.5,16-17)>>: la creazione non è terminata. La narrazione che troviamo nel Libro della Genesi di quell’armonia tra l’uomo e la donna, fra l’uomo e il creato non è il rimpianto di un paradiso perduto, ma la profezia di un paradiso da realizzare. L’Apostolo Paolo ha un grido:<< L’Umanità, la Creazione geme nell’attesa che diventiate Figli di Dio (Rm.8,22)>>. Questa è la Volontà di Dio: che noi diventiamo collaboratori della sua creazione e questo significa essere Operatori di Pace.
In questa Beatitudine c’è poi l’equivalente, cioè << Questi saranno chiamati Figli di Dio>>. Figli di Dio, nel mondo ebraico, ha due significati. Il primo è di assomiglianza, cioè Figlio di Dio significa che si assomiglia a Dio. Il secondo significato è di protezione da parte di Dio. Ebbene Gesù assicura: quelli che lavorano per la felicità, per la dignità e la libertà degli uomini prima di tutto sono “Beati”, perchè assomigliano a Dio. Se assomigliano a Dio significa che fanno lo stesso lavoro di Dio. Poi sono anche “Beati” perchè avranno sempre DIO dalla parte loro. Dio sta dalla parte non di chi toglie la felicità, ma di chi la costruisce; non di chi toglie la libertà ,ma di chi restituisce la dignità agli uomini. Quando Paolo, nelle sue lettere , parla che noi siamo stati scelti da Dio per essere suoi Figli Adottivi, noi abbiamo la nostra immagine occidentale in cui l’adozione è quel famoso gesto d’amore con il quale si prende un bambino in seno alla famiglia. Il significato teologico di essere Figlio Adottivo è molto più ricco. A quell’epoca c’era l’usanza che quando un re o imperatore vedeva la sua vita ormai alla fine,non lasciava il suo regno o il suo impero ad un suo figlio naturale,ma sceglieva tra i suoi generali o ufficiali la persona che gli sembrava più adatta e più capace di continuare,dopo di lui, il governo del suo regno o del suo impero e lo adottava a Figlio. E’ questa l’adozione a Figlio. Un Dio talmente innamorato degli uomini, per cui ci chiede di essere suoi Figli Adottivi,cioè collaboratori con Lui e come Lui alla creazione del mondo, come costruttori della civiltà dell’amore. E’ inevitabile che per costruire la pace bisogna infastidire quelli che sono i nemici della pace. Quando si lavora per favorire la vita degli oppressi, bisogna necessariamente disturbare la vita degli oppressori.
Rileggiamo, rimettendoci in ascolto,OGGI, la settima Beatitudine: << Quanti lavorano per la felicità dell’uomo: “Beati”!. Perchè questi scopriranno di essere Figli protetti da Dio,che per loro è PADRE >>.
CoriglianoRossano,25.11.2018.Festa di Cristo Re dell’Universo. FRANCO PALMISANO