Dicembre, il Natale s’avvicina. E, al pari di luminarie e pacchi-dono, sbocciano i candidati e gli “strateghi” della politica. Si scaldano così i motori in vista delle elezioni amministrative 2019 con le quali si concluderà l’attuale gestione commissariale e sarà consentito ai cittadini di Corigliano Rossano di eleggere il Sindaco e il Consiglio comunale. Un importante appuntamento, quello con le urne della primavera prossima, perché il primo post-fusione.
Il nuovo assetto amministrativo andrà ad incidere notevolmente sul futuro del territorio, sulle scelte decisive per il cammino della Città unica, tra le più importanti della Calabria per estensione territoriale e densità demografica. Partiti e movimenti politici, nonché singoli gruppi di cittadini, si preparano pertanto in vista di tale fatidica scadenza elettorale.
In tale percorso, che s’annuncia essere ancora lungo e irto di difficoltà, non mancano comunque quelle che potrebbero sembrare come evidenti contraddizioni. Il condizionale è d’obbligo, poiché ci si affida alle indiscrezioni in assenza di fonti ufficiali. Contraddizioni afferenti, in particolar modo, taluni esponenti del Partito Democratico (e ambienti affini) di Corigliano Rossano, i quali, seppur in minoranza, starebbero esercitando un forte “pressing” sull’attuale Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, al fine di ottenere un suo “via libera” al sostegno del medesimo partito nei confronti di Flavio Stasi, giovane candidato alla carica di primo cittadino.
Un candidato, quest’ultimo, capace di sfiorare, alle ultime elezioni rossanesi, il ballottaggio in nome della lotta alla partitocrazia e al sistema tradizionale della politica, presentandosi con successo quale rappresentante del fronte ambientalista e indipendentista. Suona strano, pertanto, che oggi taluni esponenti del Pd e dintorni – tanto per fare qualche nome: il fronte movimentista “Corigliano Rossano Domani”, il già sindaco rossanese Tonino Caracciolo (politicamente legato ad Adamo e quindi allo stesso Oliverio), il consigliere regionale Bevacqua per mezzo dell’ex consigliere comunale Titti Scorza, il consigliere regionale Aieta e il già assessore comunale coriglianese Elio Ferraro – spingano il Governatore Oliverio per ottenere il fatidico “placet” utile al fine del sostegno ufficiale dei Democratici alla candidatura targata Stasi. Ma, a proposito di quest’ultimo, non si era parlato di lotta al sistema dei partiti? E, a proposito del Pd, come sarebbe possibile coniugare simili istanze di rinnovamento con le esigenze e le visioni interne del partito?
Fabio Pistoia