La stampa locale di domenica u.s. ha riportata alcune significative notizie, sulla cui portata politica generale non si può non essere d’accordo. Chi non vorrebbe il rilancio, come ha proposto la CISL Calabrese a nome del suo segretario regionale Tonino Russo, della “opportunità di rimodulare i fondi destinati alla messa in sicurezza del tratto di Sibari-Crotone per prevedere da subito un raddoppio della carreggiata nel corridoio di collegamento con Corigliano-Rossano”?
Chi non può non condividere quanto ha affermato il candidato a sindaco Giuseppe Graziano che “una Città connessa al resto della Calabria e del Paese, il miglioramento ed il potenziamento dei collegamenti rappresenta una priorità per Corigliano-Rossano”?
Le perplessità, però, sorgono nella realtà fattuale, quando si va ad operare, sulle scelte progettuali, che si intende prospettare per realizzare questi proponimenti condivisibilissimi in termini teorici, ma, poi, sul piano pratica materia esclusiva degli addetti ai lavori, che fanno scelte non partecipate con la gran massa dei cittadini dei territori interessati. E’, allora, il classico caso di dire: che fare?
A riguardo mi permetto di dare una risposta condivisibile e attesa da gran parte dei cittadini, che tengono in grande considerazione le condizioni al contorno dello stato reale della viabilità esistente del nostro territorio, già profondamente compromessa, congestionata e di difficile approccio alla soluzione da inventarsi per i motivi, che dirò.
La superstrada esistente nel tratto Sibari-Rossano è fin troppo antropizzata e proporne il raddoppio, realizzando la proposta di “una bretella stradale a 4 corsie per Corigliano-Rossano”, sarebbe un massacro ambientale del restante territorio: non solo in termini di risorse economiche, ma anche, e soprattutto, in termini di espropri di terreni altamente produttivi, di demolizioni di patrimonio edilizio, di distruzione del miglior suolo disponibile per produzioni agricole pregiate, di ulteriore congestionamento del territorio: altro che miglioramento e potenziamento dei collegamenti.
La superstrada esistente va solo messa in sicurezza, realizzando le opere proposte dagli autorevoli concittadini, cioè “la creazione di rotonde, cunette, canalizzazioni di corsie”, etc., ufficializzando la sua definitiva funzione di strada di scorrimento locale di rango extraurbano da Roseto Capo Spulico a Mirto Crosia.
Il collegamento viario, sostitutivo della proposta di raddoppio dell’attuale tracciato superstradale, è avere il coraggio di proporre un tracciato radicalmente alternativo: quello di valorizzare i Centri Storici Antichi, che fanno da corona alla Piana di Sibari da Trebisacce a Cariati, realizzando una strada a 4 corsie, che abbia sul territorio concretamente il valore alternativo di grande impatto politico.
In breve, da Roseto Capo Spulico a Cariati si propone la realizzazione ex novo di una 4 corsie, che passi a valle dei paesi albanofoni, ma molto a loro vicino; a monte di Corigliano Centro sopra l’Ospedale e di Rossano Centro in area a Sud di L.tà Pantasima; in zona Iti prima della salita per Paludi, tra Crosia e Caloveto-Cropalati; a monte di Calopezzati e nella piana del Vecchiarello di Pietrapaola; tra Cariati e Terravecchia per uscire nell’area del campo sportivo di Cariati e da qui sulla costa.
Esclusa, dunque, per i motivi in sintesi di sopra elencati, la possibilità di raddoppio dell’attuale superstrada, come realizzare “il miglioramento e il potenziamento dei collegamenti, che rappresenta la priorità per la Città di Corigliano-Rossano”?
Realizzando tra Corigliano Scalo e Rossano Scalo, nella fascia dei 30 metri dal primo binario, inedificabile per legge, un’arteria viaria a monte della ferrovia TA-RC, parallelamente a questa, di cui V.le dei Normanni, realizzato a Rossano Scalo alla fine degli anni ’80, rappresenta un primo lotto. E su cui pare che per il momento non ci siano stati costruiti fabbricati abusivi.
Il potenziamento dei collegamenti tra Corigliano Centro e Rossano Scalo è possibile con l’ammodernamento del vecchio tracciato della SS106, raddrizzando le numerose curve esistenti lungo lo storico percorso, migliorando la raccolta delle acque piovane di superficie e, volendo, allargando di qualche metro la sede stradale.
Alla presente allego planimetria aerofotogrammetrica al 10.000, su cui in nero ho segnato il possibile tracciato della 4 corsie proposto per il collegamento dei Centri Storici Antichi della Piana di Sibari, in rosso l’arteria viaria di collegamento più breve tra Corigliano Scalo e Rossano Scalo, e in verde la vecchia SS106.
Con la convinzione che “è necessario che ci siano voci istituzionali autorevoli e credibili a portare sui tavoli dei governi regionale, nazionale ed europeo l’istanza di una nuova campagna di infrastrutturazione a servizio della Città”, mi è gradito porgere i miei più sentiti ringraziamenti per l’interessamento, che vorrete dispiegare, e l’augurio che ogni vostra iniziativa diventi realtà.
Corigliano-Rossano, 08/04/2019.
ing. Giuseppe Marincolo