La nostra Comunità Cristiana, che è in Corigliano Rossano, si avvia, pur nella contingente presenza di una pandemia, a celebrare liturgicamente la propria vita di Fede nella Pasqua di Risurrezione. Si legge negli Atti degli Apostoli che la testimonianza della Risurrezione del Cristo, nelle prime comunità, si doveva ad una realtà che tutti potevano toccare con mano, senza acrobazie teologiche o violenze intellettuali:<<Nessuno infatti fra loro era bisognoso (At.4,33-35)>>.
Se il distintivo di una Comunità cristiana è l’amore che si fa Servizio per l’altro nel senso che fa sentire l’altro libero e nella pienezza della sua dignità, l’indicatore della sua vita di Fede è il Portafoglio. Non certo per quello che contiene ma per quello che è capace di dispensare, in generosità. Essere generosi non dipende dalla salute,dalla cultura e neppure dal proprio benessere, ma nel sapersi fare “dono”per gli altri.
La Fede della Comunità nel Padre non si vede da ortodossi attestati di fedeltà all’Osservanza dei Comandamenti o dalla fedeltà alla dottrina della Chiesa e neanche dal rispetto della consuetudine di varie pratiche , religiose ed esibizionistiche, quali processioni, preghiere , penitenze e riti vari, ma solo dalla sua Capacità di curare la promozione e la liberazione umana di tutti nella condivisione dei beni, nel, come disse e fece Gesù:<< Fate questo in memoria di Me (Lc.22,19)>>.
Fede nella Risurrezione è fidarsi talmente del Padre da non preoccuparsi più per i propri bisogni, ma confidare talmente in Lui (Mt.10,8;Lc.6,38) , per essere liberi di occuparsi solo delle necessità dei fratelli, abbassando lo sguardo e vedere quanti infelici ancora attendono dei gesti per vivere più dignitosamente. Il Signore Risorto dona sempre Pace, cioè Vita a chi comunica vita (Gv.20,21). Più uno si dona agli altri e più permette a Dio di comunicargli vita e vita indistruttibile.Questa esperienza di vita da parte di Dio è l’esperienza della Risurrezione
Il Regno dei Risorti in Dio non si fonda dunque sul Potere degli egoismi e delle convenienze politiche , nel salire cioè più in alto per meglio comandare , ma nello scendere ,con il grembiule, più in basso per servire l’umanità, “nel dare la vita per i propri amici (Gv.13,13)” per costruire con Gesù e come Gesù la Civiltà dell’Amore (Mt.5,9), dove Vita , Morte e Risurrezione è solo . . . << “Nuova Creazione (Mt.19,18)”>>.
Corigliano Rossano, 31 marzo 2020. (Franco Palmisano):