Cosi’ si rispetta la sovranita’ popolare.
Non e’ un ‘’non senso democratico’’, un allargare il deficit democratico e di partecipazione, voler procedere alla formazione di una commissione, per giunta, ‘’speciale’’ per redigere la ‘’Carta’’ dell’organizzazione e del governo del nuovo Comune Corigliano-Rossano?.L’interrogativo, ovviamente, e’ retorico. Sinora l’Amministrazione eletta ha deliberato atti e provvedimenti sulla base dello Statuto antefusione del comune di Corigliano, con il rischio che quei provvedimenti possano essere non legittimi, anche perche la legge ha dato la possibilita’ ai consigli comunali di Rossano e Corigliano, di redigere uno statuto, di comune accordo, prima della fusione.
Cosa che non e’ stata fatta. Si vuole ora recuperare tempo, a discapito degli spazi di partecipazione e di democrazia? Maggioranza ed opposizione, aldila’ della disputa sulla composizione della ‘’Commissione’’ non possono delegare ad essa il confronto e le decisioni su tematiche che riguardano il governo del territorio, e’ una priorita’ non derogabile che spetta all’Assemblea consiliare che discute e approva lo Statuto. Il Consiglio, semmai, dovrebbe deliberare la costituzione di una Consulta rappresentata da tutte le formazioni politiche e non che hanno espresso candidature per la elezione del Consiglio comunale del nuovo Comune, in uno ‘’spirito costituente’’, tanto declamato, ma, a quanto sembra, affatto praticato, che ha avuto nel referendum del 22 ottobre del 2017, la massima espressione della sovranita’ popolare. L’assemblea consiliare deliberi, dunque, sui tempi (6 mesi?) nonche’ dia gli indirizzi anche sulla base delle deliberazioni adottate dai Consigli comunali di entrambi i comuni. Faccia inoltre un regolamento per la gestione dei lavori della Consulta. La bozza di Statuto che sara’ varata dalla Consulta dovra’ essere al vaglio dell’Assemblea consiliare per l’approvazione definitiva. E’ importante, comunque che la Regione riveda il Programma del riordino territoriale ai sensi della legge regionale n. 15/20006 e segnatamente del suo articolo 18. Nel riordino non si puo’ non tener conto che la fusione tra i due Comuni piu’ grandi della Provincia di Cosenza e la creazione della terza citta’ della Calabria, hanno creato di fatto il processo dell’’Aria Vasta’’ della Sibaritide, rispetto alla quale bisogna ripensare l’erogazione dei servizi essenziali sul territorio e lo Statuto non puo’ non ‘’coprire’’ tali esigenze.
Domenico Campana