A Palazzo Campanella di Reggio, nei competenti uffici del Consiglio regionale della Calabria, c’è una democratica spada di Damocle.

Sono le 6.400 firme di liberi cittadini coriglianesi e rossanesi che nei mesi scorsi si sono recati ai banchetti, dinanzi agli avvocati autenticatori, per sostenere la Proposta di legge regionale d’iniziativa popolare che rivendica il ritorno all’autonomia dei comuni di Corigliano Calabro e di Rossano che dal 2018 sono fusi nel comune unico di Corigliano-Rossano. LEGGI ARTICOLO COMPLETO