Tra meno di un anno nella città di Corigliano Rossano ci saranno le elezioni amministrative ma al momento nessuna forza politica ha ancora indicato il nome di un candidato a sindaco ai cittadini i quali aspettano che dal cilindro delle meraviglie escano fuori i nomi da sacrificare benevolmente alla carica di primo cittadino.
La rassegnazione ha alimentato il distacco del popolo dalle istituzioni e dalla classe politica i cui protagonisti sono ritenuti “tutti uguali”, ciò però non toglie attualità alla curiosità che aspetta di vedere il ventaglio dei candidati che saranno sul mercato della competizione.
E qui la fantasia si ferma perché cominciano a circolare i soliti nomi del passato, in barba al rinnovamento che la logica dello stato delle cose imporrebbe. La politica è l’arte della mediazione ma anche la capacità di rinnovarsi nella tradizione, in altri termini capacità di unire il nuovo e il vecchio anche se questo non può nascere oggi, va preparato nel tempo.
Tranne qualche appuntamento elettorale che ha costretto partiti e uomini a rendersi visibili sullo scenario politico, per il resto, c’è stato e c’è ancora silenzio nella città e nel Paese.
Fra poco più di 6-7 mesi a Corigliano Rossano si voterà per eleggere il sindaco che dovrà governare la città e ad oggi, con ritardo, nessuno forza politica e/o associazione ha ufficializzato nominativi di candidati propri.
Verranno fuori all’ultimo momento (anche questa è una emergenza) e tale metodo è propedeutico alla imprevedibilità che in genere non è di buon auspicio per la stabilità del governo delle istituzioni (locali e nazionali).
Pur avendo poco tempo lo si spreca in tatticismi, candidato certo pare essere il sindaco uscente, non iscritto a forze politiche che però si prestano strategicamente ai suoi obiettivi.
Il centro sinistra è lacerato al suo interno e forse dovrà piagarsi a sostenere il sindaco uscente che li ha guardati fino ad oggi con abbastanza sufficienza.
Ufficialmente assente in questi anni di amministrazione, la società civile, che con qualche personale iniziativa, prova ad inserirsi nello scenario sperando comunque di sedersi tra banchi del consiglio.
Tranne qualche punzecchiatura tra il sindaco ed il loro senatore (che a mio avviso dovrebbe rimanere al senato dove sta lavorando bene) la destra non ha mai seriamente affrontato la problematica delle elezioni comunali. E’ cominciata a discuterne negli ultimi mesi e pur avendo un peso politico nella città, non ha ancora trovato la “quadra”; è consapevole che ce la può fare ma è indecisa a indicare un candidato, ritengo, per assurdo, per la paura di vincere e di alterare l’equilibrio all’intero della coalizione nazionale e regionale, nella quale è cominciato il mercato delle poltrone già richieste per le prossime elezioni europee.
Tutti fanno il gioco delle parti sulle spalle dei cittadini.
La vera politica dovrebbe guardare in prospettiva e tenere presente per quali interessi ha motivo di esistere, ci sono momenti nei quali deve sacrificare le aspirazioni dei gruppi e dei singoli e decidere.
Il mio sogno sarebbe che centro Destra, centro Sinistra e Società Civile, per la prossima legislatura comunale, unissero le loro energie e le loro intelligenze per collaborare e immaginare insieme la futura città.
E’ utopia ? Si può fare ? Credo di si.
A volte, i miracoli li fa anche la buona volontà degli uomini.
F.to Enrico Iemboli