L’ennesimo proclama sulla ferrovia jonica è arrivato puntualmente ieri: i lavori finiranno nel 2026. Ma non dovevano finire nel 2022? Ma no dovevano essere eliminati tutti i passaggi a livello?
Quel che ora vogliamo rimarcare è l’assenza totale di una strategia che porti tutto l’arco jonico da Crotone a Rocca Imperiale fuori dal medioevo dei trasporti. Forse che quest’area,la più ricca e dinamica della Calabria, non abbia diritto ad una mobilità eguale al resto del Paese?
La questione oltre che seria è drammaticamente urgente. Per questo richiamiamo le nostre rappresentanze regionali e nazionali alle loro responsabilità. Se il nuovo tracciato dell’alta velocità non sarà la Praia-Tarsia , sarà la morte dello jonio. A questa questione ne vanno aggiunte altre tre anche esse urgenti. La bretella di Sibari, necessaria a efficientare il collegamento jonio-tirreno; la connessione ferroviaria con il porto di Schiavonea ed infine il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Crotone.
Queste le urgenze. Queste le questioni sulle quali chiediamo risposte ed impegno non solo alla rappresentanze elettive ma anche ai governi regionale e nazionale.
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