“Ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Con gli esercizi spirituali per dei laici, che si sono svolti in maniera itinerante nei giorni 1 -2- 3 marzo scorso, siamo entrati nel vivo del cammino che ci condurrà alla Santa Pasqua. In tale solco si inserisce l'appuntamento con i nostri fratelli detenuti, che si terrà venerdì 8 marzo 2024 con una Via Crucis all’interno del carcere di Corigliano Rossano, presieduta da S. E. l’Arcivescovo Mons. Maurizio Aloise. Come di recente ha avuto modo di affermare Papa Francesco, rivolgendosi proprio a un gruppo di detenuti, “anche il cuore di chi ha sbagliato può essere vinto dall'amore” e, richiamando il contesto del cammino sinodale italiano, papa Bergoglio aveva invitato i vescovi referenti diocesani a superare resistenze e preoccupazioni, ricordando che scontare la pena può diventare per un detenuto occasione per cominciare una vita nuova. E risponde a questo invito anche il lavoro svolto all'interno del carcere in vista di questo appuntamento. Le meditazioni raccolte in un testo dal cappellano del carcere cittadino Don Clemente Caruso sono state infatti scritte da tutti gli operatori del reclusorio, dagli stessi detenuti e dagli uomini della polizia penitenziaria che hanno voluto prestare la loro voce, con il desiderio che possa diventare la voce di tutti, nell’ottica di un possibile cammino di rinascita e resurrezione.