Gent.le testata,
ho letto nella giornata odierna ben due comunicati di alti, anzi direi altissimi, dirigenti del Partito Democratico che in maniera piuttosto raffazzonata e tradendo un nervosismo comprensibile
vista la fine che stanno facendo cercavano di buttarla in caciara sollevando accuse e illazioni nei confronti del candidato a sindaco Straface e del Presidente Occhiuto, rei di essersi intromessi in una campagna elettorale che i due esponenti filostasiani del PD (che, giova sempre ricordarlo, ha più correnti che elettori) credevano di aver già vinto. E invece.
Parto da un presupposto: chiunque orbiti nel Partito Democratico, a qualsiasi titolo o incarico, dovrebbe astenersi dal toccare argomenti tipo la sanità, dato che si portano sulle spalle i più grandi fallimenti del sistema in Calabria e in Italia avendo governato per decenni distruggendo tutto quello che c’era da distruggere. Se l’ospedale della Sibaritide sta ancora così non lo si deve certo a chi governa negli ultimi due anni, ma a chi ha sgovernato nel passato facendo morire la sanità e che ancora oggi si presenta in politica cercando di camuffarsi da nuovo che avanza insieme a Stasi. Non è un mistero che dietro l’attuale sindaco stiano lavorando Caracciolo, Pacenza, Iacucci, Bevacqua, ovvero l’intero carrozzone dei fallimenti politici locali. Dunque ci vorrebbe cautela a parlare di vecchio contro nuovo o di pulizia contro sporcizia, perché la trave nel proprio occhio è sempre più grandicella della pagliuzza nell’occhio dell’avversario politico.
Ripeto, c’è da capire il nervosismo di chi si ritroverà ancora una volta con un pugno di mosche in mano.
Per il resto speriamo che l’era degli improvvisati termini presto e si possa tornare a fare politica seriamente.
Saluti