Domenica 15 settembre c.a. la comunità di Rossano Scalo si è radunata in festa presso l’Opera di San Giuseppe per porgere un saluto di commiato a padre Salvatore,presbitero parroco dei padri Giuseppini del Murialdo. Il fondatore della Congregazione dei Giuseppini, San Leonardo, ripeteva sovente ai suoi confratelli e collaboratori che”ovunque ci fossero persone in pericolo, soprattutto giovani, là dobbiamo correre a tutto sacrificare, a tutto dare”.
Il carisma di un così grande Santo, sempre in sintonia con il cammino della Chiesa, è l’impegno a donare la vita ai giovani, ” i suoi artigianelli”,avviandoli pian piano, con l’apprendimento di arti e mestieri, non a quel lavoro che produce ricchezza, creando miseria, perché si dà l’animo alle macchine distruggendo l’uomo, ma a quel lavoro che dona dignità alla vita, rendendoci beati collaboratori di Dio nella creazione della civiltà dell’amore.
In tale ottica ha operato silenziosamente padre Salvatore dal 26.06.2005 al15.09.2019 venuto in missione a Rossano e, quale pioniere di un Sistema Educativo, detto Preventivo, ha lavorato indefessamente alla promozione umana dei giovani del quartiere, i quali si affacciano nella società.
Il Sistema Preventivo si basa su Ragione, Religione e Amorevolezza e proprio su questi valori si è improntato il piano di azione di padre Salvatore, quale ” pescatore di umanità (Mc.1,17)” nel saper accogliere,accompagnare,istruire,condividere e custodire.
Per un Rendimento di Grazie la comunità tutta,osannante, si è convocata in una solenne Celebrazione Eucaristica. Lui congedandosi da noi perché chiamato ad altri incarichi ecclesiali, modesto com’è nel suo stile, sprizza felicità nel salutare la sua comunità, perché cosciente che noi credenti ora, anche senza di lui, sapremo essere sempre dinamismo vitale, che avendo ricevuto vita comunica e infonde vita.
Il suo rammarico espresso che avrebbe voluto e potuto fare di più, se avesse confidato di più nella Provvidenza è legittimo, ma per noi è già tanto gratificante la sua testimonianza evangelica, sempre attuale con il suo grembiule di servizio in ogni ambiente o fase della nostra vita,per annunciare e comunicare a noi tutti che il Dio di Gesù (Genitore) non vuole noi cristiani al Suo servizio, ma con Lui e come Lui, servitori dell’umanità, per la costruzione di ” Cieli e Terre nuove (Mc. 12,27)”.