Col Mercoledì delle Ceneri, ( il 17 febbraio), si dà inizio al tempo forte della Quaresima. Anche nella nostra comunità che è in Corigliano Rossano , vengono imposte, secondo la tradizione di tante parrocchie, le ceneri sulla testa dei cristiani. Una volta il ministrante, durante il rito, usava dire al credente : << Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai ( Gen.3,19), oggi, invece, si usa anche l’invito di Gesù: << Convertitevi e credete nel Vangelo . ( Mc.1,15) >>.
Convertirsi e credere nel Vangelo significa impegnarsi ad orientare la propria esistenza nel rispetto della dignità della vita, nella ricerca del bene comune, nel promuovere la liberazione umana , per costruire, prescindendo da ogni formalismo o legalismo, la Civiltà dell’amore.
L’uomo non è polvere, ma figlio di Dio , il suo Creatore, che gli dona una vita chiamata eterna, non tanto per la durata, ma per la qualità indistruttibile, capace di superare la stessa morte. Gesù ha assicurato espressamente i suoi dicendo : << Se uno osserva la mia Parola, non vedrà mai la morte ( G.8,51)>>, oppure << Chiunque vive e crede in me, non morirà mai (Gv.11,25)>>.
Attenzione! Mai Gesù ha invitato la sua comunità a fare penitenza, a mortificarsi, a fare rinunce o fioretti e tanto meno a fare sacrifici , come ci viene spesso richiesto da alcuni convertiti ingombranti o da pseudo veggenti, che cercano, oggi, solo visibilità mediatica. No! Gesù ha detto esattamente il contrario: <<Misericordia IO voglio e non sacrifici ( Mt.9,13 e 12,7)>>. Dio cioè non ci chiede un culto di servizio verso di Lui ( il sacrificio!), ma solo l’amore compassionevole nel servizio verso gli altri ( la misericordia!).
La Quaresima non è dunque tempo di mortificazione, ma di vivificazione! Gesù si è incarnato e per noi fatto Tempo e Storia non per abbattere gli alberi che non portano frutto, ma per aiutarci a concimarli ( come fanno i contadini con la cenere), per dare così nuovo vigore al terreno ( Lc.13,8), e neppure è venuto a spezzare la canna incrinata o spegnere la fiamma smorta ( Mt.12,20 ), bensì a liberare nell’uomo le sue latenti energie d’amore.
La sua Parola ci fa scoprire, ogni giorno, forme inedite, originali e creative, di perdono,di generosità, di servizio, che innalzano la qualità del nostro amore e lo mette in sintonia con l’Amore del Dio dei viventi. Solo così si sperimenta che il cammino verso la Pasqua allora non è un festeggiare il Cristo Risorto, ma soprattutto un gioire della nostra pienezza di vita in Lui.
Corigliano Rossano 10.02.2021 ( Franco Palmisano)