L’Antica Sibari non c’è più. Il maltempo di gennaio ne ha cancellato ogni traccia. Millenni di Storia ora sono soltanto un ricordo: il Crati dorme prepotente dove respiravano i resti della Città magno-greca. Sotto metri di acqua e fango scompaiono i famosi scavi archeologici.
Lo scempio ha una precisa paternità e grida vendetta: decenni di cattiva gestione del territorio, da parte dell’uomo, sono all’origine di questa nuova e terribile cicatrice sul bel viso della Sibaritide. Un patrimonio di tutta l’umanità paga dazio: vergogna!
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