Lottare per la mobilità pubblica significa lottare per la sicurezza.
Il rispetto e la vicinanza per il dolore dei nostri concittadini colpiti dalla tragedia è enorme, e nessuna parola o cerimonia rimarginerà minimamente la ferita. Non possiamo far altro, dunque, che stringerci attorno alla famiglia come comunità e come persone. Quello che si può fare, invece, è lottare per evitare altre tragedie.
Questo non può prescindere dall’individuazione del problema e delle responsabilità: gli incidenti sulle strade del meridione, ed in particolare sulla tragicamente famosa statale 106, non accadono per caso. Sono invece lo specchio di governi e giunte regionali sordi, sordi non solo alle richieste di civiltà di un territorio come quello ionico, ma sordi anche al grido di dolore di comunità e famiglie.
LEGGI TUTTO