Nonostante il perdurare della crisi economica finanziaria mondiale, il turismo rossanese e l’intero comparto sembrano mantenere il passo. Ad affermalo è il presidente della Pro Loco bizantina  e consigliere provinciale dell’Unpli Cosenza Federico SMURRA, che ha analizzato in anteprima i dati in valori assoluti forniti dall’ufficio statistico della Provincia di Cosenza.

Da un’attenta analisi  effettuata sui dati turistici dell’ultima stagione, corrispondenti al periodo giugno –settembre 2013,  e analizzata con appositi indicatori Smurra dichiara – E’ emerso che la domanda turistica si è contratta complessivamente del 4,36% in merito agli arrivi, mentre le presenze di circa l’1% rispetto allo stesso periodo del 2012.
A mantenere la domanda – continua Smurra – sono stati i flussi turistici stranieri che hanno segnato un sorprendente incremento del 77% come arrivi e, un incremento del 89% come presenze. Per quando riguarda i flussi nazionali si registra invece un meno 15% sia per quando riguarda gli arrivi che le presenze rispetto al 2012.
L’analisi ha illustrato anche la provenienza dei  Turisti  che hanno visitato la nostra bella  città. Per le  regioni di provenienza  italiane  al primo posto si colloca  la Campania, seguita dal Lazio e dalla Puglia. Per quando riguarda gli stati esteri, le nazioni da dove provengono i maggiori flussi di turisti stranieri sono la Russia seguita dalla Polonia e dalla Francia.
Inoltre l’analisi  identifica la tipologia di struttura preferita dai vacanzieri. Gli italiani prediligono maggiormente quelle extra-alberghiere mentre, aumentano gli stranieri che preferiscono quelle alberghiere.
In merito alla permanenza media dei turisti nella località rossanese – chiosa Smurra – essa si attesta complessivamente a 7 giorni, con un leggero incremento rispetto al 2012. Gli italiani hanno trascorso mediamente 7 giorni mentre, gli stranieri hanno trascorso 8 giornate e 1/2 di vacanza a Rossano nel periodo osservato.
In merito all’offerta turistica rossanese, la capacità ricettiva media della località si è contratta del 2,3% rispetto al 2012. Resta invece invariato il rapporto bagni/camere rispetto al 2012. Quest’ultimo indicatore di qualità, si attesta al 56,8 %, ovvero significa che abbiamo circa 57 bagni ogni 100 camere.
In merito al grado di utilizzazione delle strutture, esso si attesta a circa il 38% nel periodo osservato, con una leggera contrazione rispetto al 2012.
La pressione turistica sulla località ha registrato nel periodo osservato 35 turisti circa ogni kmq, con una leggera contrazione rispetto al 2012. Nello stesso periodo abbiamo avuto una densità totale, ossia turisti più residenti, pari a 280 individui per ogni kmq. Inoltre, dobbiamo segnalare che abbiamo avuto circa 15 turisti ogni 100 residenti.
A seguito dell’analisi effettuata – conclude Smurra – si deduce che gli investimenti fatti nel passato in termini di presenza a fiere di settore con le varie associazioni di imprenditori turistici e l’organizzazione di educational con buyer stranieri,  ci hanno permesso di mantenere invariati i flussi di domanda. Al fine di migliorare i flussi è necessario – rimarca Smurra – migliorare la professionalità delle figure turistiche, migliorare la qualità dei servizi delle strutture  e  differenziare l’offerta turistica. Altri elementi strategici su cui puntare sono il marketing relazione e dell’accoglienza.

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