La questione rifiuti in Città, in quest’ultimo periodo, sta destando molte perplessità nell’animo dei più poiché trovasi al centro di innumerevoli dibattiti da parte di esilaranti fazioni. Ebbene, per la prima volta, pubblicamente affrontiamo questa farraginosa tematica che da sempre è stata oggetto di cruenti scontri politici e sociali.
In ultimo apprendiamo, da fonti giornalistiche, che il sito di Bucita è stato incluso nel nuovo bando di gara che individua Rossano quale area per il trattamento d’imballaggio della frazione Rsu negli impianti calabresi da destinare in siti extranazionali.
In merito a tale circostanza, infatti, sono intervenuti in maniera dura il Sindaco di Rossano e i consiglieri regionali Caputo e Gallo i quali, hanno espresso di volere condurre, in maniera serrata, una giusta battaglia al fine di mettere al bando questo miserabile piano.
A tal uopo, una serie di domande sorgono spontanee: ma davvero, dopo le innumerevoli perdite di enti istituzionali, Rossano vorrebbero tramutarla nella patria delle pattumiere calabresi e d’Italia? Ma davvero il governatore Scopelliti pensa, con fare arbitrario, di volere del tutto mandare a fondo la Città di Rossano?
Orbene, una risposta tersa a tali quesiti c’è: il governatore Scopelliti vuole la totale decapitazione della Città di Rossano e dell’intera piana di Sibari, ben consapevole, però, che in questo territorio ha mietuto lauti consensi.
Una scelta, a nostro modo di vedere, disumana, ingiusta e scellerata a discapito di un territorio che ha subito ruberie istituzionali e, in un momento storico del tutto buio a livello politico-economico-sociale, non può di certo permettersi di diventare la pattumiera per eccellenza.
La questione rifiuti è una vicenda che affligge tutto il sud d’Italia e, nonostante ciò, non vi è mai stata la netta volontà di dare una svolta in merito a questa tematica.
Ma perché, dunque, non prendere come esempio il modello tedesco? Perché non edificare termovalorizzatori che possano smaltire e convertire i rifiuti in energia utilizzandoli, quindi, come utile per la collettività?
Ci rendiamo conto, purtroppo, che non vi è il giusto mordente nel dare una netta svolta in merito a certe tematiche e legittima è l’osservazione dell’On. Caputo, sulla vicenda sopramenzionata, quando afferma: “…come è possibile non coinvolgere i principali sindaci del territorio, in particolare i comuni di Corigliano (sede di Porto) e di Rossano (sede di impianto), chiaramente interessati e colpiti da tale scellerata soluzione…”.
La risposta, a tale quesito, è molto singolare: i limitrofi Comuni di Rossano e Corigliano, costituendi oggi un’area urbana del tutto forte, hanno da sempre rappresentato una seria minaccia per la Regione e la Provincia poiché raffiguranti l’economia reale di questo vasto territorio.
Giovane Italia Rossano, pertanto, stigmatizza questa scellerata scelta da parte di una Regione lontana anni luce dalle serie problematiche che affliggono questo nostro territorio. In tale contingenza, ovviamente, essenziale è il supporto dell’intera piana di Sibari al fine di poter meglio giungere unitamente alla risoluzione definitiva della problematica evitando, così, frazionamenti campanilistici in un momento critico per la nostra terra.
Non accettiamo, ragion per cui, che decisioni arbitrarie di tale calibro possano infliggere una profonda ferita nell’anima di una popolazione che è stata già più volte depredata, depauperata e svilita nella sua dignità morale.
Noi, pertanto, siamo pronti ad alzare le barricate al fine di evitare ogni dissennata scelta ai danni della salute dei cittadini e dell’intera economia di questo ricco e fiorente territorio.
Giovane Italia Rossano