Il bilancio consuntivo 2013 sancisce il fallimento amministrativo del Sindaco Antoniotti e dell’intero centrodestra, un quadro drammatico sull’operato amministrativo-contabile già preannunciato nelle deliberazioni n.32/2013 e 61/2013 della Corte dei Conti e che oggi trova conferma nell’ultimo rendiconto approvato. Il Sindaco si era impegnato a procedere ad un progressivo risanamento delle finanze e della spesa, migliorare la riscossione dei tributi, diminuire sensibilmente i residui attivi e passivi, ridurre i parametri deficitari, senza aggravare la pressione tributaria locale.
Alla prova dei fatti nulla di tutto ciò è stato fatto. Dall’analisi dei conti riferiti all’anno 2013 emerge un drastico peggioramento nella situazione economica-finanziaria, necessaria conseguenza della ormai evidente e manifesta incapacità amministrativa della giunta Antoniotti, certificata anche dalle predette deliberazioni della Corte dei Conti che evidenziano un radicale aggravamento e soprattutto l’assenza di risultati apprezzabili.
Dalle relazioni della Corte dei Conti e dal bilancio 2013 traspare una preoccupante incompetenza ed inettitudine nell’azione amministrativa contabile del Sindaco, della Giunta e della maggioranza consiliare di centrodestra. Continua il sistematico ed ormai cronico ricorso all’anticipazione di cassa pari a quasi 3 milioni di euro, a cui si aggiunge lo straordinario ricorso all’anticipazione di liquidità chiesta ed ottenuta dal Comune ai sensi del D.L. 35/2013 pari ad € 6,8 milioni, erogata dalla Cassa depositi e prestiti; il superamento di n.3 parametri di  deficitarietà strutturale rispetto ai n.2 presenti nel 2011; si constata una consistente formazione di nuovi residui attivi ovvero di crediti non incassati dall’ente comunale ed una gravissima crescita dei residui passivi ovvero debiti non ancora onorati dalla giunta Antoniotti. In raffronto al bilancio 2010, interamente a marchio centrosinistra, si aggrava la capacità di riscossione delle entrate tributarie sia nella gestione di competenza sia dei residui, si azzera perfino il saldo cassa dai circa 300.000,00 della gestione Filareto.
Un peggioramento da tutti i punti di vista, nonostante l’aumento esponenziale delle tasse comunali attuato da questo Sindaco e da questa maggioranza di centrodestra: istituzione nelle aliquote massime dell’IMU e dell’addizionale comunale IRPEF, aumento della TARSU, solo quest’ultime due hanno determinato un esborso aggiuntivo da parte dei rossanesi di oltre 2 milioni di euro che la giunta Filareto ha evitato.
Il Sindaco Antoniotti ci ha raccontato in questi 3 anni dell’ “eroica” impresa di tenere in vita il nostro ente, di garantire tutti i servizi alla cittadinanza, ma la realtà è che gli unici a sacrificarsi sono stati i nostri concittadini vessati e tartassati dall’aumento esponenziale delle tasse locali e privati di ogni forma di servizio dignitoso.
Nessun intervento strutturale, amministrativo e contabile, nessuna soluzione seria e concreta per il miglioramento nella riscossione dell’entrate, problema sollevato dal centrosinistra fin dall’insediamento di questa nuova amministrazione, i cui continui riferimenti calunniosi alla giunta Filareto dimostrano la pochezza ed inadeguatezza di una classe politica che si vuole chiamare fuori dalle proprie gravissime responsabilità, e che ha portato la città di Rossano a uno stato di degrado socio-economico e morale che non ha precedenti.
Una buona e sana amministrazione, quando è chiamata a governare la sua città, non si affanna, inutilmente, a cercare eventuali errori in chi l’ha preceduto ma, con spirito di servizio e di abnegazione, cerca di mettere in atto azioni positive per la propria città. D’altronde è risaputo che cercare ‘’la pagliuzza’’ negli occhi dell’avversario politico è tipico di chi si ostina a non vedere “la trave’’ che è nei propri occhi.
Rossano, 02/05/2014
Il Capogruppo PD
Dott. Antonio Micciullo